Fano, addio a Paolo Vicini: grande animatore del Carnevale e altri eventi

L'imprenditore Paolo Vicini
L'imprenditore Paolo Vicini
di Massimo Foghetti
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Domenica 6 Giugno 2021, 08:50

FANO - Era un fanese doc, con tutti i pregi e i difetti che caratterizzano l’indole fanese: burbero se si vuole, all’apparenza, ma dotato di un animo estremamente sensibile e soprattutto improntato a grande generosità. Così se n’è andato all’età di 78 anni Paolo Vicini, un uomo che senza ricoprire ruoli di primo piano, salvo rare eccezioni, costituiva però il motore di molte associazioni.

Trascurava le cariche
A lui non interessavano le cariche, premeva risolvere i problemi. Era uno di quei personaggi indispensabili alla vita cittadina, grazie al quale molti progetti sono andati in porto. Uno dei più recenti: il trasporto del carro carnevalesco dedicato a Rossini a Pesaro, caricato su unimbarcazione, secondo unoperazione di non poca difficoltà tecnica da lui seguita personalmente.

Paolo era innamorato del carnevale. Era uno dei soci più vecchi della Carnevalesca di cui per decenni ha fatto parte del consiglio direttivo. Se lo avesse voluto avrebbe potuto fare il presidente, ma preferiva, più del contatto di rappresentanza, stare insieme con i carristi, interessarsi dei loro problemi, sopperire alle loro necessità, seguire i lavori di quella magica manovalanza che da un semplice bozzetto ricavava un gigantesco mondo surreale.

Conosceva il valore del Carnevale anche come mezzo di relazione tra i popoli; per questo partecipava con piacere ai gemellaggi, tessendo relazioni che grazie alla sua ospitalità si trasformavano in vere e proprie amicizie. L’attuale presidente della Carnevalesca, Maria Flora Giammarioli, che lo ebbe come collaboratore nel suo primo mandato, lo ricorda con affetto, evidenziando il suo contributo per il successo della manifestazione.

Appassionato di motori
Tuttavia Paolo Vicini aveva anche molti altri interessi: era appassionato di motori e di auto d’epoca. Grazie al suo spirito d’iniziativa aveva risollevato il Motor Club Lucio Ricci e organizzato tanti raduni alla scoperta del territorio metaurense. Aveva lottato per salvare la sede di questa associazione nella pista dei go kart, sognando anche il salvataggio di quel circuito che era stato palestra dei campioni della formula Uno più quotati. Non c’è riuscito, ma il sogno non l’aveva mai abbandonato.

Aveva fatto fortuna gestendo un’azienda di escavazione di ghiaia lungo il Metauro che poi aveva ceduto con l’avanzare dell’età. Non aveva dimenticato i giovani, sostenendo la squadra di calcio della Valmetauro, la squadra di volley Isa Infissi e il tiro a volo. Purtroppo l’altra notte il suo cuore non ha retto. Era stato ricoverato all’ospedale di Pisa per cambiare il pace maker.

L’intervento sembrava riuscito, tanto che uscito dalla camera operatoria si era svegliato e aveva ripreso a parlare con il figlio e altre persone, giunta la sera è subentrato un repentino calo di pressione seguito da un arresto cardiaco, causato probabilmente da un’infezione, caduto in coma, nonostante tutti i tentativi per rianimarlo, non si è più risvegliato.

Lascia la moglie e due figli
Paolo vicini lascia la moglie Mimì e i figli Lucia e Luca. Il giorno e l’ora del suo funerale verrà deciso oggi, dopo che salma sarà tornata da Pisa a Fano; probabilmente si terranno nella chiesa di San Paterniano.

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