Biancani sbotta, Ricci in azione con l'Autorità portuale: «Paletti sul molo di levante da rimuovere: inutili e brutti». La replica dell'Autorità portuale

Il sindaco chiede all’Autorità portuale di intervenire. Il retroscena: li aveva voluti l’ex comandante della Capitaneria per motivi di sicurezza

Biancani sbotta, Ricci in azione: «Paletti sul molo di levante da rimuovere: inutili e brutti»
Biancani sbotta, Ricci in azione: «Paletti sul molo di levante da rimuovere: inutili e brutti»
di Gianluca Murgia
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Venerdì 21 Aprile 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 16:05

PESARO Come fare i baffi alla Gioconda. O buttare, per essere attuali, una secchiata di vernice su un monumento. Stessa cosa. Mentre Pesaro corre per farsi bella in vista dell’estate e, ovviamente, per capitalizzare al massimo il 2024, c’è chi piazza un plotone di paletti Bros (i dissuasori bianco e rossi usati di solito per delimitare aree private o parcheggi e strade di periferia) sul molo di levante, il salotto estivo buono del porto pesarese. Il risultato? Sangue negli occhi di chi transiterà nell’area da qui ai prossimi anni. Sempre. «Chiederò all’Autorità portuale di rimuoverli il prima possibile» ha avvisato il sindaco Matteo Ricci. Ci saranno margini di trattativa. 

 
 

Il post del vicepresidente

 

Andrea Biancani, vicepresidente del Consiglio regionale, questa mattina è sbottato con un lungo post su Facebook per mettere (metaforicamente) i suoi di paletti a questo pasticciaccio brutto. Partiamo dalla sua ultima frase: «Per evitare fraintendimenti l’area non è di competenza del Comune». La competenza è infatti dell’Autorità Portuale che, in questo caso, ha agito su indicazione della Capitaneria di Porto. Ma con un retroscena: l’idea dei paletti Bros sarebbe stata del precedente capitano di fregata, Barbara Magro, che il 9 settembre 2022 ha lasciato l’incarico di Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del Porto di Pesaro a Claudia Di Lucca. 
Che i rapporti tra la Magro e il Comune di Pesaro non fossero idilliaci si era intuito, questo regalo d’addio postdatato lo conferma. La nuova comandante, infatti, avrebbe appreso dell’installazione solo quando si è presentata la ditta incaricata di intervenire con l’inizio della bella stagione. E non ha potuto fare nulla. Anche al Comune i paletti sono piovuti tra capo e collo, senza preavviso o una discussione preventiva (che sarebbe sempre auspicabile, in generale, tra “vicini di casa” visto che il porto, fino a prova contraria, è parte della città e della vita dei pesaresi). Questo, di fatto, è il primo banco di prova per instaurare un rapporto costruttivo tra Comune e la nuova comandante. «Il porto di Pesaro, in particolare il molo di Levante, è tra i posti più amati dai pesaresi e dai turisti - ha spiegato Biancani -.

Da quando è stato riqualificato non mi risultano incidenti particolari, cittadini distratti che sono scivolati in mare o persone attratte da una voglia irrefrenabile di farsi un tuffo lungo il molo. Eppure, probabilmente in nome della solita frase, “per motivi di sicurezza”, vengono fatte scelte che rovinano e dequalificano un’area così apprezzata da tutti». Non si ricordano, infatti, incidenti nell’area. Qualcuno sui social ha ricordato che i ragazzini (da anni, peraltro) da lì si tuffano. I paletti basteranno per farli desistere? La risposta la sapete già.


«Sicurezza? Senza senso»


«Inoltre vorrebbe dire che quella darsena, come tutte le altre presenti al porto, non sono a norma da sempre. Ogni tanto qualcuno si alza e si inventa qualcosa di cui non si sente la necessità. Vanno subito rimossi, contrastano con la bellezza di quel posto». Lo sbaffare (appunto) l’olio su tela naturale che concede il tramonto pesarese a chi ha la fortuna di vivere il porto ha creato, sotto il post di Biancani, decine e decine di prese di posizione. Tutte contro quei paletti. Biancani alza la voce continuando il post in stampatello: «Non condivido i nuovi pali con le probabili future catenelle. Troviamo altre soluzioni? No, vanno rimossi, non hanno senso. Vogliamo recintare tutto il porto? Si tratta di un eccesso di zelo che non condivido». 


«Le pattuglie dove sono?»


Infine, l’affondo: «Se c’è un problema al porto di Pesaro, di pericolosità e sicurezza da risolvere, sono le corse a 100 Km/h di auto e moto lungo la strada tra i due porti. I cartelli sono stati messi ma se ogni tanto ci fosse una pattuglia della capitaneria non sarebbe male. Al porto di Pesaro serve il dragaggio, non i paletti». 

La risposta ufficiale dell'Autorità Portuale

L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, anche su sollecitazione della Capitaneria di porto di Pesaro ed a seguito di sopralluoghi congiunti, «sta installando una protezione sul ciglio della banchina di Levante del porto di Pesaro in previsione della stagione estiva, che vede un maggiore afflusso di persone in area portuale, per assicurare un transito pedonale in maggiore sicurezza e per prevenire comportamenti illeciti e pericolosi per le persone, segnalati in più occasioni.  Il lavoro dell’Autorità di sistema portuale viene realizzato per il miglioramento della sicurezza dell’area portuale dove viene consentito l’accesso pubblico. L’installazione è di carattere provvisorio per rispondere alla richiesta dell’Autorità marittima. Da subito, l’Adsp è interessata a concordare la predisposizione di adeguamenti più idonei anche sotto il profilo estetico, condivisi con l’amministrazione locale». 

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