Tutti gli over 80 da vaccinare per metà aprile: è l'obiettivo dell'Area vasta 1

Tutto lo staff del punto vaccinale
Tutto lo staff del punto vaccinale
di Letizia Francesconi
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Martedì 6 Aprile 2021, 05:40

PESARO - Vaccinazioni a domicilio per over 80 anziani non deambulanti e fragili, l’obiettivo è concludere la campagna entro la metà di aprile. Si è data questo termine sull’agenda delle inoculazioni, la direttrice del Distretto sanitario dell’Area vasta 1, Elisabetta Esposto nel rapporto quotidiano, festività comprese, che ha con i medici di famiglia e le quattro équipe territoriali.

Da oggi i nostri medici ripartono, dividendosi le fiale del siero Moderna per le somministrazioni agli over 80 e fragili. Tutto in capo a medici o sanitari del Distretto, perché al momento l’annunciata disponibilità dei medici di Guardia medica, non è arrivata.

«Da un rapido calcolo – annuncia la dottoressa Esposto – su 99 medici per il distretto di Pesaro, siamo arrivati a un’adesione alla campagna vaccinale, che è progressivamente risalita fino al 75 per cento delle disponibilità». La macchina: la campagna domiciliare ora può procedere a passi certamente più spediti, o almeno questo è l’auspicio di tutti.

«Ci sono medici – entra nel merito la direttrice, Esposto – che proprio negli ultimi giorni hanno già concordato la loro sostituzione con altri colleghi della propria équipe territoriale di riferimento.

Nel caso in cui in quella stessa équipe medica, non si riesca però a sopperire ai colleghi che hanno scelto di non aderire alle vaccinazioni domiciliari, le modalità per procedere verranno coordinate fra distretto sanitario e medico coordinatore, e non è da escludere la presa in carico a supporto anche dei sanitari del Distretto. Si procede comunque limitatamente al numero di dosi, che di volta in volta vengono inviate alla sede della farmacia clinica territoriale».

I numeri: sono stati già vaccinati, sulla base dei primi dati elaborati dai sanitari di Area Vasta, 340 ultraottantenni su 1055 prenotati. Di questi però una fetta di anziani non richiede il supporto del medico di famiglia, dal momento che una parte di loro, verrà vaccinata direttamente in ambulatorio. Serrato il cronoprogramma: ogni medico di famiglia, ha in carico dai 12 ai 13 ultraottantenni non deambulanti e di qui a dieci giorni la direttrice del distretto sanitario spera vedere concluse le somministrazioni per gli over 80 a domicilio.

I medici di medicina generale hanno già ritirato da una settimana a questa parte 1528 dosi e hanno già effettuato complessivamente 545 somministrazioni fra anziani a domicilio e altri fragili. Resta una potenzialità di mille dosi per velocizzare le inoculazioni.

«La presa in carico dei propri pazienti fragili da ogni medicina di gruppo, potrà essere gestita autonomamente. Va però rinnovato un l’appello: si ricorda ai medici di famiglia che non hanno dato la propria disponibilità, che sono comunque chiamati a partecipare a questa fase della campagna vaccinale, effettuando e compilando i moduli di anamnesi per i propri pazienti più fragili o accordandosi con un collega della propria medicina di gruppo o équipe territoriale per passare i nominativi dei propri pazienti». I dubbi: il problema dei medici non aderenti si fa sentire da un’équipe di zona all’altra, e il problema resta. A dirlo è il coordinatore Danilo De Santi. «Il nodo ancora irrisolto almeno per la mia équipe, dove ci sono al momento cinque colleghi non aderenti, è sempre lo stesso, trovare personale per sopperire alle rinunce. Si è discusso e ipotizzato a più riprese nei giorni scorsi, di una lista di colleghi di Guardia medica disposti a supportarci nelle vaccinazioni, ma nessuno si è poi fatto avanti. Per questo già nei prossimi giorni dovrò contattare le medicine di gruppo per dividerci gli ottantenni pazienti dei medici non vaccinatori. Resto però dell’idea, che piuttosto che utilizzare queste soluzioni tampone in emergenza e per quanti non erano disponibili, forse ai tempi dell’accordo fra sindacati dei medici e Regione doveva essere l’Asur-Area Vasta con i propri sanitari a farsi carico di una fetta di soggetti più fragili».

Intanto il giorno di Pasqua, il prefetto Vittorio Lapolla, accompagnato dal Direttore dell’Area Vasta 1, Romeo Magnoni, si è recato a visitare il Centro vaccinale ex Ristò. Il prefetto ha voluto portare i più cari saluti e ringraziamenti agli operatori per quanto tutti i giorni stanno facendo. Tra questi un ringraziamento particolare per l’ottima organizzazione logistica e l’allestimento della sede vaccinale è andato, oltre al Direttore dell’Area Vasta 1, anche a Eugenio Carlotti, Direttore del Dipartimento di Prevenzione, ad Augusto Liverani, Direttore del Sisp, a Elisabetta Esposto, Direttore del Distretto di Pesaro, al sindaco Matteo Ricci, nonché ai volontari della Croce Rossa Italiana, della Protezione Civile e del Comune.

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