Urbino, l’ospedale tiene in vita l’entroterra: in due mesi 44 urgenze-emergenze. Gentili, Ast: «Nuova risonanza operativa dal 15 maggio»

Urbino, l’ospedale tiene in vita l’entroterra: in due mesi 44 urgenze-emergenze. «Nuova risonanza operativa dal 15 maggio»
Urbino, l’ospedale tiene in vita l’entroterra: in due mesi 44 urgenze-emergenze. «Nuova risonanza operativa dal 15 maggio»
di Gianluca Murgia
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Venerdì 10 Marzo 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 11:00
URBINO Che l’ospedale Santa Maria della Misericordia sia imprescindibile per tutto l’entroterra lo dicono i numeri delle emergenze/urgenze registrate (anche) in questi primi 65 giorni del 2023 targati Ast: 625 interventi totali (dal 1 gennaio al 6 marzo) con 41 urgenze, 3 emergenze e 33 urgenze differibili. Solo Urbino ha un servizio di emergenza/urgenza interno “H24” con pronto soccorso, radiologia, chirurgia e rianimazione. Nello stesso periodo, per fare un parallelo, l’ospedale di Pergola ha totalizzato 176 interventi tutti programmati. Per le emergenza/urgenze l’ospedale di riferimento per l’entroterra è Urbino. 



Il parto last-second


Urbino copre anche le emergenze-urgenze ginecologiche (complessivamente 19 in due mesi: una ogni 3 giorni). La fotografia? La donna che, due settimane fa, proveniente dalla zona di Urbania, rischiava di partorire tra auto e corridoio: un arrivo last-second tutto risolto per il meglio grazie alla professionalità del reparto guidato da Leone Condemi (dove, non a caso, Valentino Rossi e Francesca Novello hanno scelto di far nascere la loro Giulietta affidandosi al dottor Vincenzo Trengia). Ecco cosa vuol dire avere un ospedale con tante eccellenze al servizio del territorio. Stesso discorso per la Chirurgia diretta dal professor Moreno Cicetti, con il dottor Mauro Covizzi come colonna portante delle emergenze/urgenze, un reparto che è sempre riuscito a sopperire con qualità e abnegazione ogni problematica. Questo, però, non vuol dire che non servano risorse o nuovi servizi: un ospedale non all’altezza sarebbe un colpo mortale per l’entroterra.



Come si sopperisce ora


Capitolo risonanza: l’attuale macchinario è definitivamente fuori uso da metà febbraio, quello nuovo sarà in funzione entro luglio? Ritardi e problematiche sono noti.

Gilberto Gentili, Commissario Straordinario dell’Ast Pesaro Urbino, riscrive il cronoprogramma: «Entro la fine di marzo verranno terminati gli adeguamenti strutturali, in aprile l’installazione dell’apparecchiatura, il collaudo e la formazione del personale, ed entro metà maggio sarà operativa. I lavori di ristrutturazione per la realizzazione dei locali dedicati alla risonanza hanno interessato un’area di circa 170mq con interventi per il rinforzo strutturale, ridistribuzione e riqualificazione degli ambienti, infine la realizzazione di impianti tecnologici ad elevata complessità. Gli ambienti sono molto più ampi con una sala esami di circa 40 mq, il doppio dell’attuale. Il nuovo tomografo RM rispetto al sistema RM recentemente dismesso, consentirà di potenziare l’offerta in termini di tipologia di esami erogabili, oltre a migliorarne l’accuratezza diagnostica». Nel frattempo si sopperisce smistando le risonanze tra Pesaro e Fano, più Cagli e Fossombrone per le “articolari".

Il commissario straordinario chiude: «Come oramai è noto ci sono stati dei ritardi generati, prima di tutto, dai necessari adeguamenti dei locali alla nuova apparecchiatura senza inficiare l’attività di quella vecchia e continuare a garantire, contestualmente, l’erogazione delle prestazioni.  Poi, purtroppo, la ditta a cui erano affidati i lavori strutturali è stata oggetto di interdittiva antimafia da parte della prefettura. Ora, finalmente siamo arrivati al traguardo, ed entro la metà di maggio l’ospedale di Urbino avrà una risonanza magnetica di ultima generazione, pienamente operativa, con prestazioni di alta qualità ed efficienza rispetto alla precedente».

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