Il palloncino
Ieri in via Gavelli, sulla porta della casetta dove si è consumato l’orrore, è apparso un palloncino rosso a forma di cuore lasciato, nel buio e nel silenzio dei riflettori abbassati, dalla mamma di Pierpaolo. «In questa fase - aggiunge Biancofiore - occorre avere notizie ufficiali, ma la prudenza vuole che si attenda prima di commentare i fatti. La famiglia è distrutta dal dolore e vuole restare in silenzio». La signora Laura ha confidato a un amico medico che la sua vita «è finita alle 9 del mattino del 21 febbraio». E lo stesso amico rileva quanto fosse difficile per un ragazzo come Pierpaolo, non stare vicino ad un amico di infanzia problematico e solo. Del resto Pierpaolo viene descritto da tutti come «un ragazzo molto educato, preciso, mite. Un gran lavoratore come tutta la sua famiglia».
E sono in molti a chiedersi se il presunto assassino avesse manifestato segni di instabilità patologici e se qualcuno ne seguisse le eventuali difficoltà.
Le modalità
Oggi l’esame autoptico svelerà come ha agito il killer. Secondo le prime informazioni Pierpaolo è stato colpito da 13 coltellate, di cui alcune alla schiena, al fianco, al collo, mento e orecchio sinistro con un fendente mortale che gli ha reciso la carotide.
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