Cala il numero degli occupati in provincia
Cgil: penalizzati giovani e donne istruite

I dati sull'occupazione dimostrano la penalizzazione delle donne
I dati sull'occupazione dimostrano la penalizzazione delle donne
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Giovedì 5 Marzo 2015, 14:36 - Ultimo aggiornamento: 14:55
PESARO - E' ancora allarme occupazione in provincia di Pesaro Urbino, penalizzati in particolare giovani e donne.

Nel 2014, secondo i dati elaborati da Ires Cgil, si è registrato un tasso di disoccupazione pari al 9,5%: complessivamente e considerando i valori per uomini e donne, rispetto all’anno precedente si registra una riduzione dell’indicatore.

Se confrontati con la media regionale, il tasso di disoccupazione complessivo e quello maschile sono inferiori (per gli uomini, 7,5% contro 8,7%), mentre per le donne il valore provinciale supera quello regionale (12,2% contro 11,9%).



Particolare allarme desta il livello del tasso di disoccupazione giovanile (39,5% contro il 36,4% medio regionale) che per la componente femminile raggiunge il livello record del 57,4% (40,9% media regionale) mentre il tasso di inattività aumenta rispetto al 2013 (31,9% contro 30,6%).



La stessa dinamica si osserva per uomini e donne: il tasso di inattività dei primi passa dal 22,1% al 22,7%, mentre per le donne si va dal 39,2% del 2013 al 41% del 2014. Rispetto alle medie regionali, il tasso di inattività maschile è inferiore mentre quelli complessivo e femminile sono superiori.



"Non festeggiamo mai dati positivi con lo zero virgola – commenta Simona Ricci segretaria generale Cgil Pesaro Urbino – anzi ci sarebbe da celebrare il funerale dei diritti del lavoro che è il Jobs Act.

I dati indicano quasi 6.000 occupati in meno in un anno e tutti nel lavoro dipendente.

Mentre i settori manifatturieri sembrano tenere (35.000 gli occupati nel 2014, erano 36.104 nel 2013), il terziario e le costruzioni segnano un pesantissimo meno".



Secondo la segretaria generale della Cgil di Pesaro Urbino diminuisce pesantemente il tasso di occupazione, il valore più basso dal 2004 e per la prima volta andiamo sotto la media regionale. Si pensi che nel 2009 il tasso di occupazione era del 65,7% contro un 63,8% della media regionale. Oggi siamo al 61,5%. La crisi mette in luce tutte le disparità di genere e di generazione che attraversano il nostro mercato del lavoro.



Le persone in cerca di occupazione sono 15.000, erano 16.342 nel 2013, il tasso di disoccupazione scende di poco, dal 9,8% del 2013 al 9,5% del 2014, ma il valore provinciale per le donne supera la media regionale passando al 12,2% contro 11,9% di quello marchigiano. E' allarmante il tasso di disoccupazione giovanile che vola al 39,5% contro il 36,4% regionale, per le giovani donne raggiunge il livello record del 57,4% contro una media regionale del 40,9%.



"Le ragazze, più istruite e spesso, proprio per questo, più consapevoli, anche dei loro diritti sul lavoro - rileva Sima Ricci - non avranno di che festeggiare per questo 8 marzo. Quella di Pesaro e Urbino è una provincia per giovani donne. Se non facciamo qualcosa, presto, qui e ora, rischiamo di perdere un patrimonio di saperi ed energie per i prossimi anni, rischiamo di perdere un pezzo di futuro, forse il migliore".
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