Nuovo ospedale a Pesaro, spezzettata la cittadella di psichiatria. Biancani attacca: «Per personale e pazienti una diaspora»

Nuovo ospedale a Pesaro, spezzettata la cittadella di psichiatria
Nuovo ospedale a Pesaro, spezzettata la cittadella di psichiatria
di Miléna Bonaparte
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Venerdì 18 Agosto 2023, 17:36

PESARO «Uno spezzettamento dell’équipe psichiatrica e dei posti letto delle sue comunità e residenze che creerà disagi agli ospiti, fragili e spesso soli, ai familiari, ma soprattutto al personale, già in affanno per la carenza dei medici, che dovrà spostarsi da una struttura all’altra con tanto stress aggiuntivo». E senza avere più il presidio ospedaliero dell’Spdc nelle vicinanze per visite e ricoveri improvvisi, perché verrà spostato a Fano, da accorpare al reparto gemello del Santa Croce. 

Diaspora


Il consigliere regionale del Pd Andrea Biancani parla di una sorta di “diaspora ingestibile” alla quale andrà incontro il dipartimento della salute mentale di Muraglia, una volta trasferito da via Lombroso per lasciare spazio alla realizzazione del nuovo ospedale di Pesaro. Le comunità protette, 40 posti letto tra maschile e femminile, ad Apsella di Vallefoglia, gli ambulatori del Csm in via del Novecento, la Rsa Tomasello a Santa Colomba. I giochi sono quasi fatti. È questa la prima ipotetica mappa, non ancora definitiva, dopo la chiusura del bando indetto dall’Azienda sanitaria territoriale di Pesaro Urbino per la ricerca di nuove sedi alternative a Muraglia. 


La commissione Ast


L’Ast è al lavoro, attraverso una commissione istituita appositamente, per esaminare i locali proposti, valutarne l’idoneità e stipulare i contratti d’affitto. Una dislocazione pressoché delineata dal momento che sono arrivate soltanto tre offerte: la residenza socio-sanitaria Civitas benefit ad Apsella di Vallefoglia, nata come casa di riposo per anziani, e gli uffici di via del Novecento alla Celletta, entrambi dell’imprenditore William Guerra, e una parte delle residenze del consorzio sociale di Santa Colomba. 
«Non mi risulta chiaro - aggiunge Biancani - come e perché l’Ast sia arrivata a questa indagine di mercato, finalizzata alla ricerca di nuove sedi, se l’accordo dell’ottobre 2022 aveva previsto lo spostamento delle comunità protette di Muraglia nell’ospedale di comunità da costruire a Mombaroccio e la struttura residenziale riabilitativa psichiatrica, che dispone di 18 posti letto, nella casa della comunità alla Rsa Galantara.

Tutti e due centri socio-sanitari finanziati dal Pnrr. Tra l’altro l’Srr sembrerebbe rimasto fuori, non essendo arrivate proposte nel bando dell’Ast. Il Comune di Pesaro è stato informato di questo cambiamento di rotta? La direzione mi ha assicurato che entro il 30 settembre partirà la gara integrata per i lavori a Mombaroccio. Perché non si utilizza questa struttura invece di andare in affitto altrove? Che ne sarà del centro previsto al Galantara?». 


Tasto dolente


Altro tasto dolente sul quale batte spesso Biancani: «Se la Regione attraverso l’Ast ha già un progetto esecutivo per il recupero dell’ex manicomio San Benedetto, edificio sanitario di proprietà, perché non approfittarne invece di accollarsi altri dispendiosi affitti?». Intanto, sul fronte del nuovo ospedale di Muraglia, «la Regione non ha ancora affidato l’incarico per il progetto di fattibilità tecnico-economica - conclude il consigliere regionale Pd -, mentre la giunta Acquaroli ha stanziato per il momento 17 milioni e 200 mila euro e si procederà con una gara d’appalto integrata, entro fine settembre, tra progetti e lavori insieme, a loro dire nei tempi previsti».
 

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