Muraglia: scelta dell'algoritmo. Sul sito del nuovo ospedale si rischia lo stallo del progetto

Il rendering dell'ospedale di Muraglia
Il rendering dell'ospedale di Muraglia
di Lorenzo Furlani
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Mercoledì 1 Settembre 2021, 09:26

PESARO - Case Bruciate o Muraglia? La scelta del sito, che per oltre un lustro ha frenato le decisioni amministrative sull’ospedale unico fino all’invenzione da parte dell’ex governatore Ceriscioli dell’algoritmo per individuare il sito baricentrico, rischia di produrre uno stallo sulla rinnovata procedura avviata dall’amministrazione regionale per il nuovo ospedale di Pesaro, che non sarà più la sede unica di Marche Nord in quanto avrà 400 posti letto, anziché oltre 650, e resterà operativo l’ospedale Santa Croce di Fano con tutte le sue funzioni. 

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A Case Bruciate risparmio di 30 milioni
Infatti, la Regione punta su Case Bruciate perché, potendo contare vicino al casello dell’A14 su un’ampia zona di proprietà pubblica, edificabile ma ancora libera da strutture, valuta di risparmiare con uno sviluppo in orizzontale dell’ospedale 30 milioni di euro rispetto ai costi di costruzione stimati in 170 milioni nell’attuale sede di Muraglia dell’azienda Marche Nord, una cifra che potrebbe essere investita in tecnologie e strumentazioni. 

Le tre precondizioni di Ricci
D’altro canto il Comune di Pesaro, con il sindaco Matteo Ricci che sin dalla sua elezione nel 2014 ha caldeggiato la scelta di ampliare il polo onco-ematologico dell’azienda ospedaliera ubicato nel suo quartiere di origine, non ne vuol sentire parlare.

Nelle ultime interviste sul tema ai media televisivi, Ricci ha definito la proposta di Case Bruciate «strampalata», nonostante in origine l’abbia avanzata la stessa amministrazione comunale (all’epoca di Ceriscioli sindaco), con la delibera 34 del consiglio comunale del 28 febbraio 2011, che proponeva una rosa di quattro siti: Case Bruciate, appunto, insieme a Villa Fastiggi, Fosso Sejore e Muraglia (la Regione per le sue valutazioni si è basata su quell’atto, togliendo le aree private).

Il vantaggio della variante approvata
Confermare il sito già indicato per il presidio unico di Marche Nord, per partire subito con il cantiere perché è già stata adottata la variante urbanistica mentre l’esigenza di approvarla per Case Bruciate farebbe perdere due anni di tempo secondo Ricci, che nega pure i costi maggiori, è una delle tre pre condizioni poste dal sindaco, nel mese scorso, al governatore delle Marche Acquaroli per l’avvio da settembre del nuovo ospedale, annunciando diversamente una contrapposizione.

Le altre due pre condizioni sono il mantenimento dell’attuale status dell’azienda Marche Nord (in realtà incompatibile con il decreto ministeriale 70/2015 per il declassamento al primo livello compiuto nel 2018 da Ceriscioli - un’azienda ospedaliera può essere solo di secondo livello - con il rinvio dello status di eccellenza alla costruzione della sede unica, per quanto in base allo studio di fattibilità non sarebbe stata associata ad altre alte specialità) e la realizzazione di un progetto modulare, che consenta ampliamenti in futuro.

Un compromesso proposto con l’intento - non dichiarato ma palese - di riprendere in futuro il progetto dell’ospedale unico, nella speranza di un cambio di maggioranza alle prossime elezioni regionali. 

Il cambio di programmazione
Perciò, appare improbabile che non sorgano tensioni con il governo regionale, il quale sul cambio di programmazione ospedaliera attraverso il superamento dell’accentramento dei servizi ha giocato la sua credibilità, potendo far leva sull’insegnamento della pandemia riguardo all’esigenza di strutture filtro rispetto ai principali centri ospedalieri.

Nello specifico delle contro argomentazioni del sindaco, la Regione ritiene equivalenti i tempi di costruzione dell'ospedale nelle due località in quanto a Muraglia occorrerebbe abbattere degli edifici; anzi l’assessore all’edilizia sanitaria Francesco Baldelli valuta per Case Bruciante un iter potenzialmente più breve, nonostante l’esigenza della variante urbanistica, giudicando inoltre i problemi idraulici dell’area, evidenziati dal sindaco di Pesaro, di semplice soluzione.

L’esclusione delle aree private
In ogni caso la scelta del sito di Muraglia per la nuova struttura non fu fatta, come affermato con una notevole semplificazione da Matteo Ricci, dai sindaci della provincia di Pesaro Urbino, i quali si limitarono a escludere le aree private, bensì dall’ex governatore Luca Ceriscioli (per le motivazioni riportate nella delibera della giunta regionale 350/2017) seguendo di fatto le indicazioni dell’algoritmo, un’innovazione del presidente matematico per localizzare l’ospedale unico in base ai tempi di percorrenza stradali misurati da Google maps.

Le misurazioni di Google Maps
In realtà, in base alle impostazioni date per allontanare la struttura dall’ospedale di Urbino, l’algoritmo selezionava come migliore un ipotetico sito posizionato in mare (come disse il compianto presidente del circolo Rosso & Verde baricentrico tra Cantiano e la Croazia) mettendo ai primi posti della graduatoria dei siti in discussione tutti quelli di Pesaro: nell’ordine Fosso Sejore, Muraglia e Case Bruciate.

Ma senza condizionamenti, Google maps tra i siti pesaresi indicava come più efficiente per i collegamenti viari proprio Case Bruciate.

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