Sottopasso del Lido finito ancora sott'acqua, la soluzione slitta a novembre. L'assessora Brunori: «Aspettiamo i lavori Enel»

Sottopasso del Lido finito ancora sott'acqua, la soluzione slitta a novembre. L'assessora Brunori: «Aspettiamo i lavori Enel»
Sottopasso del Lido finito ancora sott'acqua, la soluzione slitta a novembre. L'assessora Brunori: «Aspettiamo i lavori Enel»
di Massimo Foghetti
3 Minuti di Lettura
Lunedì 29 Agosto 2022, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 08:02

FANO - Avrebbe dovuto entrare in funzione subito dopo l’estate del 2020, ma ancora oggi giace inerte sotto la pavimentazione di piazza Amendola. E’ la vasca di espansione che dovrebbe ricevere l’acqua dilavante dal sottopasso di viale Carducci, il quale non appena scoppia un temporale si allaga. L’ultimo episodio si è verificato sabato scorso, quando la pioggia invocata dopo un lungo periodo di siccità, ha reso inagibile per alcune ore il collegamento del Lido con la Statale 16.  In realtà i lavori devono essere ancora completati. 

Gli allacci da realizzare

«Debbono essere realizzati – ha evidenziato l’assessora Barbara Brunori – gli allacci tra la centralina dell’Enel, che è stata realizzata nei giardini nei pressi della cavea, e la vasca stessa, dove devono essere posizionate in maniera definitiva le pompe. L’Enel ci ha garantito che questo intervento verrà effettuato entro il mese di settembre, per cui ritengo che potremo essere a regime a fine ottobre o inizio di novembre. Conosco bene la situazione che si determina al Lido ogni qualvolta che piove – aggiunge l’assessore –. Anche sabato scorso ho ricevuto sul mio cellulare decine di immagini dell’allagamento del sottopasso e della piazza, ma come tutti sappiamo, non è la prima volta che succede. Purtroppo per cause tecniche non abbiamo potuto accelerare i tempi. Ora spero di rispettare il cronoprogramma e di concludere al più presto questo progetto che per vari motivi ha sollevato le proteste dei cittadini».

Occorre dunque collegare la centralina alla vasca perché si dia energia alle pompe, il cui compito è quello di sollevare l’acqua precipitata nel contenitore e spingerla all’interno delle tubazioni che scaricano nel porto canale, dopo aver attraversato via Spontini e il sottopasso pedonale di viale Cairoli. L’impianto avrebbe dovuto entrare in funzione, in seguito alla realizzazione della cabina dell’Enel, dato che l’energia preesistente nel quartiere del Lido non sarebbe stata sufficiente per attivare le pompe.

Il problema è scaturito quando i residenti di via dello Squero si sono ribellati all’intento dell’amministrazione comunale di collocare la cabina nel giardino antistante le loro abitazioni, tra queste e il porto canale. Un impatto ambientale particolarmente rilevante che avrebbe inquinato quel colore locale di cui si vuole ammantare tutto il quartiere della marineria.

La protesta dei residenti

Alla fine i residenti l’hanno spuntata e la centralina è stata realizzata dietro i gabinetti chimici nei giardini del Lido. Anche questa non è una gran bella posizione in vista, ma onestamente verificando la piantina della città, non c’era di meglio, a parte la posizione originaria indicata dal progetto: ovvero, poco lontano dal sottopasso di viale Cairoli sotto la massicciata della linea ferroviaria, ma a questa soluzione si erano opposte le Ferrovie dello Stato. Il progetto prevedeva 3 fasi: la prima tranche per la realizzazione della vasca in calcestruzzo; la seconda per il collegamento di tutte le caditoie della zona alla vasca stessa per evitare gli scarichi per dispersione. La terza per la realizzazione della condotta verso il porto canale. Nessuno aveva previsto difficoltà di collegamento tra la fonte energetica e le pompe. E intanto la piazza con il sottopasso continua ad allagarsi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA