I no Green pass vogliono bloccare i treni, nell’elenco la stazione di Pesaro. La protesta mercoledì, Digos in allerta

La stazione di Pesaro nel mirino dei No Green pass
La stazione di Pesaro nel mirino dei No Green pass
di Luigi Benelli
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Lunedì 30 Agosto 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 10:21

PESARO - La Digos è già in allerta e ha predisposto specifici servizi d’ordine. Pesaro è stata inserita nell’elenco di città dove mercoledì pomeriggio, primo settembre, si annuncia la protesta delle frange eterogenee dei No Green pass che nelle intenzioni non vogliono far partire i treni dalla stazione. Una protesta che si prefigura come interruzione di pubblico servizio e che viene punita come reato dal codice penale. La data non è stata scelta a caso. 

 
Il tam tam
Mercoledì primo settembre è infatti il giorno in cui in tutt’Italia entrerà in vigore l’obbligo del Green pass per chi vuole viaggiare su treni a lunga percorrenza come le Frecce o gli Intercity.

E il popolo che si oppone al Green pass e che ogni sabato pomeriggio si dà appuntamento nelle piazze dei principali capoluoghi per manifestare il dissenso (sabato scorso ci sono stati disordini a Milano e Roma) ha deciso una protesta ancora più clamorosa che sta da giorni rimbalzando con le condivisioni nelle chat di Telegram. Un tam tam di fatto fuori controllo e che non si sa di fatto a cosa potrebbe portare. 


La locandina
C’è anche una locandina inequivocabile e che recita: “Blocco stazioni ferroviarie primo settembre 2021: non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno”. Si rimanda anche a un link e al sito “Stop dittatura” facendo seguire un elenco di 54 stazioni ferroviarie da Nord a Sud previste come luogo della manifestazione (chiaramente non autorizzate). Nell’elenco, accanto alle stazioni delle principali città come Roma, Milano, Bologna, Napoli, Firenze o Torino, figura anche Pesaro, l’unica città delle Marche che compare e che precede nell’ordine alfabetico le vicine Rimini e Riccione. Nelle intenzioni degli organizzatori (non si sa ufficialmente chi siano e chi tiene le fila dei gruppi Telegram, alcuni con 40mila adesioni) l’appuntamento è fissato per il primo pomeriggio, alle 14.30 davanti alle stazioni di riferimento.


I precedenti
Alle 15 nelle intenzioni dei partecipanti è previsto di entrare all’interno, per raggiungere le sale d’aspetto, l’area biglietti e le passerelle dove salgono e scendono i passeggeri, e di restarci fino a sera bloccando il transito ferroviario. Potrebbe essere un bluff per avere visibilità, ma nel dubbio la polizia sarà più o meno discretamente presente. Gli episodi di tensione dell’altro pomeriggio a Roma e a Napoli dove le manifestazioni sono degenerate inducono a intensificare i controlli e la sicurezza dell’area.

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