PESARO - Nel cuore di Muraglia, fra presente e futuro. Grandi opere attese, come il nuovo ospedale e l’interquartieri. Come c’era da immaginarselo la tappa del sindaco Matteo Ricci accompagnato dal capo di gabinetto, Massimiliano Amadori e dal consigliere regionale Andrea Biancani proprio nel “suo” quartiere di nascita, nelle sale del centro sociale Salice Goldoni, ha visto un’ampia partecipazione.
Giocare in casa
Punto per punto il sindaco ha fatto chiarezza sulla stagione di opere che attendono il quartiere, che si appresta a diventare la più importante in termini di investimenti.
Sostenibilità
Nessun danno né scempio ambientale a Muraglia. Ha voluto ribadirlo il sindaco, davanti alla platea. «Ne abbiamo sentite di tutti i colori – rimarca Ricci – l’ospedale che sorgerà non è sulla collina, al di sopra della sede stradale di Muraglia, come qualcuno continua a dire, forse volontariamente sapendo di mentire. Ma sarà esattamente dov’è ora la palazzina del nosocomio. Oggi c’è il corpo centrale del nosocomio che ospita Onco-Ematologia e Radioterapia e a fianco altre due strutture minori, una a finalità sociale e l’altra legata alle malattie mentali. Esattamente lungo via Lombroso, come da studio preliminare di fattibilità esaminato dalla commissione tecnica, sarà costruita la nuova struttura. Al lato pratico, significherà trasformare una parte del nosocomio in un unico corpo e complesso sanitario».
Il ruolo di Galantara
Quelle parti fino ad oggi a sé stanti, ma che non hanno a che fare con l’offerta sanitaria o le specialistiche dell’azienda ospedaliera, saranno trasferite in prima battuta per consentire l’avvio dei lavori, a Galantara. «Ribadisco - conclude il sindaco - nessun consumo di suolo, perché diversamente da quanto sarebbe stato per Case Bruciate, non si edifica in nessun terreno verde o agricolo ma si trasforma un’area già edificata. Infine l’accesso al nuovo ospedale coinciderà esattamente con il tratto terminale della nuova bretella, con viabilità diretta».