Ubriaco si scaglia contro i genitori: i vicini chiamano i carabinieri e lui ne manda quattro all'ospedale

Ubriaco si scaglia contro i genitori: i vicini chiamano i carabinieri e lui ne manda quattro all'ospedale
Ubriaco si scaglia contro i genitori: i vicini chiamano i carabinieri e lui ne manda quattro all'ospedale
di Luigi Benelli
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Martedì 29 Marzo 2022, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 08:36

MONTELABBATE - Le molestie ai genitori anziani, le urla. Ma quando arrivano i carabinieri i toni non si placano, tutt’altro. Ne manda all’ospedale quattro. Domenica sera i vicini di casa di un 57enne di Montelabbate hanno sentito dei rumori provenire dall’abitazione degli anziani dirimpettai. Non nuovi a cose di questo genere, hanno subito allertato i carabinieri che si sono precipitati sul posto.

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Anche per i militari non era la prima volta.

Conoscevano bene quel caso perché anche in passato i carabinieri erano dovuti intervenire per sedare le liti tra il figlio e i genitori. L’uomo risulta disoccupato e con il vizietto di alzare il gomito. E quando sarebbe ubriaco, non ci metterebbe molto ad alzare i toni e compiere gesta sopra le righe.

I precedenti

Si sarebbe già scagliato più volte contro i genitori, tanto che penderebbe su di lui una denuncia per maltrattamenti in famiglia, proprio contro gli anziani genitori. Era anche stato valutato un possibile allontanamento dalla casa dei genitori, viste le ripetute molestie. Una volta alla porta i carabinieri hanno cercato di dirimere la situazione, mettendo al riparo dalle grida e possibili reazioni del 57enne. Ma questi, per tutta risposta, si è scagliato contro i militari. Botte, spinta, pugni e calci negli stinchi. Una furia, tanto che tutti e quattro i carabinieri hanno impiegato un po’ per bloccarlo e calmarlo. Poi l’hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

I referti

Tutti i carabinieri sono finiti in pronto soccorso per farsi medicare le ferite: contusioni ed ecchimosi giudicate guaribili dai medici dai 5 ai 7 giorni. Ieri mattina l’uomo è finito davanti al giudice del tribunale di Pesaro per la direttissima. Era difeso dall’avvocato Amedeo Rosaverde che ha patteggiato la pena per il suo assistito a 8 mesi, con pena sospesa. 

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