Escursionista cade nel dirupo per 50 metri, recuperata dall'elicottero dei vigili del fuoco

Il soccorso dell'elicottero dei vigili del fuoco
Il soccorso dell'elicottero dei vigili del fuoco
di Osvaldo Scatassi
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Lunedì 21 Giugno 2021, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 11:15

PIOBBICO - Drammatico incidente ieri poco prima delle 11.30 lungo il sentiero numero 4 sul monte Nerone, dove una cagliese di 69 anni è precipitata per 50 metri metri da una fiancata assai ripida, coperta dal bosco e irta di rocce affioranti.

La donna presentava lesioni al capo e traumi diffusi ma era ancora vigile, quando è stata raggiunta dal personale del soccorso alpino e dai vigili del fuoco in servizio a Cagli, che hanno creato le condizioni per l’intervento con l’elicottero. Tornare al sentiero, risalendo quella pendenza impervia, sarebbe stato molto complicato e avrebbe richiesto troppo tempo. Mentre il soccorso alpino assicurava una prima assistenza alla donna ferita, molto dolorante per le conseguenze della rovinosa caduta, i vigili del fuoco eliminavano rami e altri ingombri che avrebbero impedito all’elicottero del 115 (proveniente da Arezzo, in Toscana) di calare con il verricello la fune per il recupero della barella e della donna.

L’aeromobile è poi atterrato sul campo sportivo a Piobbico, dov’era in attesa un mezzo del 118 che ha assistito la donna ferita fino all’arrivo dell’eliambulanza Icaro per il trasporto fino agli Ospedali Riuniti di Torrette di Ancona. Sono in corso gli accertamenti per stabilire le cause del pauroso incidente.

Secondo la prima ricostruzione dell’episodio la cagliese originaria di Senigallia si trovava sul monte Nerone per partecipare a un’escursione guidata ed era in compagnia di una piccola comitiva, che poi avrebbe chiamato i centralini dell’emergenza chiedendo soccorso. Il sentiero non è difficile ma in un punto esposto la donna ha perso l’equilibrio ed è rotolata giù su un pendio molto scosceso. Scivolando, l’escursionista avrebbe compiuto anche un paio di brutti salti da altrettanti dislivelli del terreno, alti ognuno dai tre ai quattro metri. Raggiungerla ha richiesto uno sforzo rilevante al personale di soccorso alpino e vigili del fuoco, che hanno disceso e risalito il dirupo quasi in cordata.

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