MONDAVIO - Scritte, da ‘w i fascisti’, ‘w Hitler’ a ‘mai lasciare i pennelli e la vernice in una scuola’, ma anche svastiche e cuori. Di tutto un po’, misto di ignoranza e mancanza di senso civico, è comparso sui muri della scuola secondaria di primo grado consorziata ‘Giacomo Leopardi’, che si trova proprio al confine tra i Comuni di Mondavio e Terre Roveresche.
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La struttura è al momento chiusa, oggetto ormai da diverso tempo di lavori di adeguamento sismico e altri importanti interventi, e un gruppo di ragazzini, in piena pandemia, non rispettando quindi nemmeno le norme anti-Covid, non ha trovato di meglio che imbrattarla.
Determinata la presa di posizione dei sindaci Mirco Zenobi e Antonio Sebastianelli, fortemente amareggiati ed arrabbiati: «Le amministrazioni comunali di Terre Roveresche e Mondavio esprimono tutto il loro sconcerto e condannano fortemente gli atti vili compiuti nella scuola media consorziata. Un gesto che rappresenta uno sfregio non solo per la struttura, ma per l’intero territorio visto il percorso non privo di ostacoli per la ristrutturazione dell’immobile che oltre all’investimento economico importante affrontato dai Comuni ad integrazione dei fondi regionali, ha comportato il sacrificio di molti studenti e famiglie che in questi anni si sono dovute adattare a classi provvisorie. Proprio quando ci si stava avvicinando al compimento dell’opera, dei vandali hanno voluto danneggiare e offendere il luogo simbolo della socialità, della coesione e del sapere con scritte e disegni inqualificabili e osceni, causando anche danni economici. Ci auguriamo – concludono i due sindaci - che i responsabili vengano individuati e paghino le conseguenze di questi gravissimi atti».
La vicenda ha fatto ben presto anche il giro dei social, dove la condanna è forte ed unanime da parte dei cittadini, per l’atto e il tenore delle scritte, e tutti sperano che gli autori vengano ben presto individuati e magari ‘puniti’ con la pulizia dei muri.