Miralfiore senza pace, nuova stretta. Bivacca al parco: scatta l'arresto

Miralfiore senza pace, nuova stretta. Bivacca al parco: scatta l'arresto
Miralfiore senza pace, nuova stretta. Bivacca al parco: scatta l'arresto
di Thomas Delbianco
3 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Ottobre 2022, 03:35

PESARO Mentre si dibatte sulla sicurezza al Miralfiore tra proposte e controproposte, scatta un nuovo arresto. A eseguirlo è stata la polizia nella giornata di ieri. Si tratta di un nigeriano di 32 anni, già arrestato a Urbino per spaccio di droga. L’immigrato è stato controllato dalla polizia che su disposizione del questore sta proseguendo nel piantonare il parco ogni giorno. L’uomo risultava sottoposto ad obbligo di firma, che violava, poi aggravato in divieto di dimora in provincia di Pesaro.

Non solo ma aveva violava anche questa prescrizione stazionando stabilmente al parco Miralfiore.

Così ieri ha subìto ulteriore aggravamento della misura restrittiva che è scattata con la custodia in carcere per le continue violazioni. Non solo, al momento dell’arresto il nigeriano ha opposto resistenza cercando di divincolarsi e verrà denunciato anche per questo. La polizia ha trovato addosso all’uomo nella successiva perquisizione anche una dose di eroina che è stata sequestrata. I controlli al parco proseguiranno anche nei prossimi giorni.


La parte politica
Nel frattempo il coordinamento dei Fratelli d’Italia chiede Daspo, più forze dell’ordine e vigili di quartiere. La richiesta arriva dopo che negli ultimi giorni si sono riaccesi i riflettori sul tema sicurezza al Miralfiore, con il precedente arresto, sempre da parte della polizia di un giovane nigeriano per spaccio al termine di un’operazione partita da alcune risse avvenute al parco e riconducibili a degli scontri tra due compagini nigeriane per il controllo della droga.

«Bene l’arresto, ma non basta. Non basta perché non possiamo continuare ad assistere all’ennesima rissa fra bande di spacciatori per la supremazia nel parco Miralfiore - continua il gruppo comunale di Fratelli d’Italia - Siamo stanchi di denunciare, inascoltati, questo degrado cittadino come se fosse impossibile riportare la legalità in quest’area di Pesaro ora in mano a bande di delinquenti i quali si sentono talmente padroni di questo luogo che si contendono persino la proprietà di questo bellissimo parco. Il parco in questione deve invece tornare fruibile dai cittadini e dalle famiglie pesaresi che devono poterne godere in serenità. Una situazione eccezionale e fuori controllo da troppo tempo non può essere gestita in modo ordinario con controlli occasionali dalle forze dell’ordine, stante oltretutto la nota carenza di personale operativo. L’attuale sindaco invece di sperticarsi in voli pindarici su ramble, boschi cittadini, giardini verticali su palazzi, prenda atto che in una parte della città regna sovrana l’illegalità da tanti, troppi anni. Questa è una resa che una società civile non può accettare. È urgente che si ascoltino seriamente i cittadini ed anche le nostre proposte per riportare la loro voce, quali il Daspo cittadino, l’aumento degli addetti delle forze dell’ordine per i controlli, l’istituzione dei vigili di quartiere permanenti, riportando tutto il parco e le zone limitrofe vivibili dai pesaresi e non solo».

Nei giorni scorsi sul tema sicurezza al Miralfiore, era intervenuto anche Gruppo Zero, proponendo isole con tavolini e sedie e un percorso campestre per favorire una presenza capillare e costante nel Parco.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA