E già ieri un primo sopralluogo anche se informale, del dirigente del servizio Urbanista- Suap Mauro Moretti, a cui compete l’iter autorizzativo in sede di Conferenze di servizi sul Piano di rete comunale. A giorni, forse l’annuncio di una proposta alternativa, considerato che al momento la stazione radio-base non è ancora stata messa in funzione dalla società Iliad. La diffida: prove di confronto intanto fra i residenti e alcune delle attività di Focara promotori della raccolta firme, che cercano il supporto anche da altri quartieri, che rientrano fra i piani presentati dalle società di telefonia. Confronto aperto e propositivo con la presidente del terzo quartiere Colline e Castelli, per unire le forze contro il proliferare del 5G nei borghi storici. I promotori della raccolta nel cuore del borgo, cercano anche l’appoggio dei legali.
Raccolta firme
«Più massa critica facciamo e più possiamo sperare di farci sentire dagli organi competenti – commenta una referente dell’iniziativa di raccolta firme – a Muraglia-Montegraro, il comitato ha ottenuto comunque il risultato di far spostare quell’antenna altrove, fuori da un’area sì comunale ma verde, in pieno centro abitato. E anche per Fiorenzuola, siamo pronti a unire le forze». Il sopralluogo: l’Amministrazione intanto si sta muovendo con gli uffici tecnici. Nell’area adiacente il cimitero dove svetta l’antenna di 27 metri, ieri mattina stava lavorando un tecnico esterno di un’azienda incaricata da Iliad per il controllo dei software.
L’antenna 5G è passata già all’esame del collaudo al momento del montaggio ma come ha riferito l’operatore non è ancora in funzione, e per il momento con una petizione in itinere e le polemiche trasversali, l’impianto non è operativo. L’altra novità, è il sopralluogo dell’ingegnere Moretti visto ieri pomeriggio a Focara, spostarsi a piedi per rendersi conto dell’impatto dell’antenna da diversi punti del centro abitato.
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