Compensi non pagati ai medici di guardia: incontro urgente. Patto mancato, intervengono Vitri e Ruggeri

Compensi non pagati ai medici di guardia: incontro urgente. Patto mancato, intervengono Vitri e Ruggeri
Compensi non pagati ai medici di guardia: incontro urgente. Patto mancato, intervengono Vitri e Ruggeri
di Letizia Francesconi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Giugno 2022, 03:00

PESARO Compensi ai medici di guardia ancora non pagati per i mesi di accorpamento delle sedi a marzo e aprile: oggi si terrà un incontro urgente con Asur Marche e Area Vasta 1.

 Intanto le consigliere regionali Micaela Vitri (Pd) e Marta Ruggeri (Movimento Cinque Stelle) intervengono con delle rispettive prese di posizione sul mancato rispetto del patto sottoscritto fra servizio Salute regionale e Fimmg Federazione italiana medici di medicina generale che prevede un contributo integrativo fino a 40 euro lordi l’ora.

La reazione


«Si rischiano altre perdite di medici, di cui già siamo carenti per i ritardi della Regione» è l’allarme la consigliera Vitri». Rincara la pentastellata Ruggeri, che parla di una gestione «vergognosa» dell’emergenza guardie mediche. «L’assessore alla Sanità Saltamartini – riferisce Vitri – ha garantito che finalmente nel mese di luglio sarà erogato il contributo dell’accordo integrativo regionale in busta paga. Tuttavia occorre rilevare che, esattamente quindici mesi dopo la prima richiesta, i nostri medici di continuità assistenziale non hanno ancora avuto ciò che spetta loro. La situazione resta preoccupante per il rischio di dimissioni e la conseguente riduzione dei turni. Non va dimenticato che stiamo parlando di una situazione ingarbugliata per i mancati nuovi ingressi di medici, che genera sconcerto e sfiducia perché diversi guardisti nelle postazioni di Pesaro, Fano o Urbino per sopperire alle carenze di personale, hanno lavorato il doppio in questi mesi, senza vedersi riconosciuto il giusto impegno». «Presenterò subito – protesta Ruggeri - una interrogazione per chiedere conto alla Regione di questi ritardi vergognosi. Non bastavano le drastiche riduzioni dei turni, se non addirittura le chiusure, delle guardie mediche nel distretto di Pesaro e, da ultimo, anche a Fano e Mondolfo.

L’assessore Saltamartini aveva annunciato e poi stipulato, lo scorso aprile, un accordo che prevedesse degli aumenti salariali per tamponare l’emorragia dei medici di continuità assistenziale, attratti da altre destinazioni ben più remunerative. A distanza di quasi tre mesi nemmeno un soldo».


Gli intoppi


«Si parla - prosegue Ruggeri - di piccoli intoppi burocratici, ma a mio avviso questo episodio tradisce la considerazione che le istituzioni regionali hanno dei medici. Ma quello che ora dobbiamo assolutamente scongiurare in questa fase è che quanto accaduto possa ripercuotersi in senso ancora peggiorativo sull’erogazione dei servizi sanitari per altre fuoriuscite di medici stanchi di questo tira e molla. Questo significherebbe sopprimere ulteriori turni di guardia oltre a continuare a sovraccaricare il sistema dell’emergenza-urgenza, già in difficoltà».


Il punto


L’incontro: l’erogazione dei compensi mancanti per i medici di Guardia non è l’unica prestazione sospesa che la Regione ha maturato nei rapporti con la medicina generale. Il tavolo convocato per oggi nella sede di Asur Marche vede all’ordine del giorno il pagamento di tutte le prestazioni praticate in emergenza, e attese da mesi. Oltre alla continuità assistenziale rientrano nell’elenco i test rapidi antigenici, che nell’emergenza hanno raggiunto il boom eseguiti dai medici di famiglia e dal sistema delle farmacie, e ancora la mole dei vaccini anti Covid a soggetti fragili o praticati a domicilio, che ancora devono essere pagati.
 

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