Fano, mega yacht attraversa la città
Strada delle barche inadeguata

Fano, mega yacht attraversa la città Strada delle barche inadeguata
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Giovedì 16 Luglio 2015, 17:30 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 18:40
FANO - Trasporto eccezionale nella notte di un mega yacht della Benetti dal cantiere navale di Bellocchi al porto di Fano.

Un'operazione di straordinaria difficoltà per l'inadeguatezza delle infrastrutture viarie, eseguita dopo mezzanotte per ridurre i problemi causati al traffico.









Per fare passare il guscio di vetroresina di quello che diventerà un imponente e prestigioso yacht della linea Crystal Benetti sono stati spostati cartelli stradali, rimosse fioriere e transenne, sfrondate inevitabilmente le chiome degli alberi più rigogliose. Si è dovuto addirittura interrompere la fornitura dell'alta tensione a Rosciano e rimuovere il cavo del traliccio.



Era uno scafo gigantesco dal profilo superbo, alto 10 metri, lungo 42 e largo 9, trainato da una motrice e scortato da diversi automezzi di sicurezza, quello che ieri notte ha sfidato svincoli, incroci, rotatorie e strettorie.



Grande la maestria degli operatori che hanno percorso con la motrice in retromarcia via Gramsci e soprattutto hanno superato la strozzatura dell'incrocio di piazza Rosselli tra via Felice Cavallotti e via Cesare Battisti con una manovra quasi millimetrica, parzialmente in retromarcia, che ha sfiorato case, auto in sosta e arredi del ristorante Bella Napoli senza causare danni.



Il varo al porto è avvenuto questa mattina. Tra una settimana sarà trasportato uno scafo analogo dello stesso stabilimento per organizzare un trasferimento comune via mare, con il traino da parte di un rimorchiatore circumnavigando l'Italia, fino al cantiere della Benetti di Viareggio, dove i due maxi yacht verranno allestiti.



E' questa la soluzione operativa dell'azienda Azimut-Benetti che alcuni anni fa, nel periodo acuto della crisi della nautica, ha consentito di salvare lo storico stabilimento di Bellocchi di Fano, mantenendovi la lavorazione della vetroresina, che in quel cantiere fu avviata nel 1979. Ora nella sede di Bellocchi lavorano circa 100 dipendenti.



"Ci sono incoraggianti segnali di fiducia che cogliamo dal mercato internazionale della nautica, in particolare statunitense - afferma la responsabile dello stabilimento, Emanuela Fogagnolo -, purtroppo per noi restano i problemi infrastrutturali, questa città non ci aiuta molto a mantenere qui questa produzione ultratrentacinquennale. Il progetto della strada delle barche, che ci avrebbe agevolato, purtroppo è stato accantonato da tempo".



E' vero che due sere fa in Consiglio comunale è stato recuperato all'unanimità il progetto della strada delle barche, finanziato dalla Regione dopo il superamento delle obiezioni della Soprintendenza. Ma si tratta solo del tratto finale del disegno originario, che avrebbe dovuto creare un'arteria preferenziale per i maxi yacht da Bellocchi al porto, superando tutti gli attuali ostacoli.



"Il progetto attuale che attraversa l'ex pista di go kart scendendo dal cavalcaferrovia accessibile dalla statale Adriatica - rileva la dirigente della Benetti - consentirà di evitare lo snodo del cavalcaferrovia di via Battisti, ma non eliminerà tutti gli altri nostri problemi, tra cui il passaggio sotto il traliccio dell'alta tensione a Rosciano di cui ogni volta che dobbiamo varare uno scafo dobbiamo chiedere, con un mese di anticipo, la disattivazione".
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