PESARO «Coast to coast da 25 mila euro per la delegazione con sindaco in testa, un’interrogazione per accertare chi sosterrà i costi della trasferta americana. Ben più sobria l’amministrazione di Modena», attacca il consigliere d’opposizione Malandrino. Il centrodestra fa i “conti in tasca” alla delegazione del Comune di Pesaro, volata nei giorni scorsi negli States, prima a Los Angeles per la stella a Luciano Pavarotti nella Walk of Fame di Hollywood, poi a New York per una serie di incontri promozionali in relazione alla Capitale italiana della Cultura 2024 e per prendere spunto dalla High Line in vista dell’arretramento della ferrovia. Il “ragioniere” della minoranza non vuole fare sconti.
Pesaro sì, Modena no
«Luciano Pavarotti una grande stella della lirica mondiale, che amava Pesaro e l’aveva scelta come “buen retiro” era sì tanto ricambiato dagli abitanti della prescelta città che venne insignito della cittadinanza onoraria Pesarese - scrive in una nota il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Daniele Malandrino - Il Maestro, come tutti sanno, era nativo di Modena e alla notizia del conferimento di una stella a lui dedicata nella Walk of Fame di Los Angeles entrambe le città hanno gioito e hanno voluto onorare l’evento partecipandovi, ma in modo radicalmente diverso». «Mercoledì 24 agosto - continua - a Los Angeles c’è stato il conferimento postumo della “stella” dedicata a Luciano Pavarotti sulla celebre Walk of Fame di Hollywood, il marciapiede più famoso del mondo, un riconoscimento prestigioso alla memoria del tenore scomparso nel 2007, all’età di 71 anni, assegnato per ricordare il grande artista modenese.
L’impiego
«Le manie di grandezza - chiosa Malandrino - purtroppo mai correlate da altrettanti grandi risultati, del sindaco Ricci, sono note a tutti, ma i 25mila euro che sembra siano stati spesi per questa trasferta, riteniamo che potevano essere impiegati meglio per affrontare criticità della nostra città o per aiutare le famiglie in difficoltà a prescindere dal fatto che le risorse in questione provengano da uno sponsor o, peggio ancora, dalle pubbliche casse comunali».