Matteo Ricci, ultimo anno da sindaco: «A Pesaro il centrodestra non tocca palla. Da qui partirà la conquista della Regione. La sanità è peggiorata»

Matteo Ricci, ultimo anno da sindaco
Matteo Ricci, ultimo anno da sindaco
di Simonetta Marfoglia
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:10

PESARO «Pesaro non sarà un’altra Ancona. Anzi. Partirà da qui la rivincita del Pd per la riconquista della Regione Marche nel 2025». One man show di Matteo Ricci ieri sera nel cortile dei Musei Civici. Il tradizionale confronto pubblico di inizio estate del sindaco quest’anno è stato particolarmente atteso per una serie di motivi: siamo entrati nell’ultimo anno del Ricci II alla guida del Comune di Pesaro - non a caso l’incontro aveva come titolo “Nove anni da sindaco” - e le elezioni del 2024 per il Pd si preannunciano peggio di una scalata del massiccio dell’Annapurna.

 


«Coalizione più larga»


Senza fare i conti però con un Matteo Ricci in formissima che non le manda certo a dire. «Il centrodestra a Pesaro? Tutti bravi ragazzi ma diciamocelo, non toccano palla. Loro saranno pure anche galvanizzati per il risultato di Ancona ma hanno sempre lo stesso atteggiamento di chi aspetta che ci sia qualcuno da fuori a portare salvezza». Il sindaco ricorda quello che è successo nel 2019: «C’era già qualcuno che era pronto a stappare lo spumante in piazza sull’onda di Salvini e di nuovo abbiamo vinto bene al primo turno. Nel 2024 il centrodestra batterà ancora una volta il muso. E questo perché in questi anni abbiamo lavorato per allargare la coalizione. Siamo stati i primi a legarci ai 5 Stelle con cui non lavoriamo bene ma benissimo e poi abbiamo continuato con Europa Verde.

E vogliamo allargarci ancora».


«Riceci? Serve il piano b»


C’è stato anche un passaggio sul caso bollente della discarica di Riceci, nel territorio di Petriano. Il sindaco era giusto reduce dall’assemblea di Mms dove è stato annullato a maggioranza l’aumento delle indennità del cda, assemblea da lui definita «molto utile e costruttiva». «All’assemblea ho detto che non ci sono le condizioni minime per realizzare la discarica di Riceci. Ho invitato quindi il cda a studiare un piano b per lo smaltimento dei rifiuti industriali».


«Un futuro da scrivere»


No comment invece sul suo futuro politico. «Troppo presto per parlare di candidature (europee) ma farò un libro. È Il quarto e probabilmente si intitolerà Pane e Politica: ci sarà l’esperienza delle mie cene in famiglia che da Pesaro si sono allargate all’Italia. Lo pubblicherò con Paperfirst e questo è mio progetto concreto per i prossimi mesi». Una stoccata la riserva al Governo: «Grazie ai fondi Pnrr a Pesaro si apprestano ad aprire una marea di cantieri. Ma non capisco cosa stiano facendo il Governo e Fitto, mi sembra che per loro il Pnrr sia più un impiccio che un’opportunità». 


«La sanità e peggiorata»


Con la Regione è un caterpillar: « Negli ultimi 2 anni e mezzo la sanità è oggettivamente peggiorata, nonostante il lavoro straordinario degli operatori sanitari. L’obiettivo del governo regionale era quello di toglierci l’Azienda ospedaliera e non farci il nuovo ospedale. Alla fine sono dovuto andare a parlare con Acquaroli e l’ospedale lo avremo a Muraglia». A chi gli rimprovera di essere sceso a compromessi con la Regione: «Io faccio il sindaco di Pesaro e punto a ottenere il meglio per i cittadini. E spero che ora con il nuovo dg ci sia anche un clima più democratico».
 

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