Fano, botta e risposta sul rimborso benzina
F5S: "Una forzatura". Seri: "E' forfettario"

Fano, botta e risposta sul rimborso benzina F5S: "Una forzatura". Seri: "E' forfettario"
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Mercoledì 30 Settembre 2015, 13:48 - Ultimo aggiornamento: 14:51
FANO - Vivace polemica sul rimborso chilometrico del sindaco Massimo Seri, che l'anno scorso si è fatto pagare dal Comune le spese della benzina per arrivare ogni giorno in Municipio dalla sua abitazione di Carrara.

Una facoltà concessa dalla legge a quegli amministratori che risiedono nelle frazioni, di cui si avvalse anche l'ex sindaco Stefano Aguzzi, che risiede a Falcineto. Un tema sensibile quando si discute in generale del contenimento dei costi della politica e a Fano in particolare del settimo assessore da inserire in giunta purché sia a costo zero, cioè senza oneri aggiunti a carico dei contribuenti.



Perciò il sindaco di Fano ha replicato prontamente quando ieri il Movimento 5 Stelle ha rivelato che nei primi sette mesi del mandato, da giugno a dicembre 2014, lo stesso Seri ha chiesto e ottenuto dal Comune, unico amministratore tra giunta e consiglio comunali, il rimborso di 880,20 euro per il tragitto giornaliero in auto di 16 chilometri dalla sua residenza di Carrara al Municipio e ritorno (32 nei giorni in cui è tornato a casa per il pranzo rientrando poi in Comune).



Secondo Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri e Roberta Ansuini il rimborso sul piano politico "è una forzatura" perché “ognuno di noi, seduto nell'emiciclo comunale, ha messo in gioco tempo e passione per svolgere questo incarico”. Soprattutto quando i lavoratori e gli studenti per raggiungere il posto di lavoro e la scuola devono sopportare un aumento del 10 per cento delle spese per il trasporto pubblico. Perciò Fano 5 Stelle fa appello a Seri e all'assessore Paolini di Torrette, che ha chiesto lo stesso rimborso chilometrico per i primi otto mesi dell'anno, di rinunciare a questi soldi per il 2015, dando così un segnale ai cittadini.



Rispondendo, il sindaco Seri condivide l'appello dei 5 Stelle a ridurre i costi della politica e perciò sottolinea di essersi già decurtando l'indennità del 10 per cento (pari a 400 euro al mese) e di aver ridotto il costo della giunta di 330 mila euro all'anno (per quanto questo risparmio è stato indotto dalla legge, che ha imposto la riduzione del numero degli assessori da 10 a 6/7).



“Il rimborso richiesto - sottolinea il sindaco Seri - non è sufficiente a pagare il carburante dei tanti spostamenti che effettuo quotidianamente, senza aggiungere le missioni compiute e sostenute completamente di persona. Inoltre, spesso accade, per me e per gli assessori, di dover provvedere personalmente ai doni di rappresentanza necessari in eventi particolari. Certo è che il movimento 5 Stelle queste cose non le vede”. Per il sindaco quanto richiesto voleva essere “un rimborso forfettario che va a compensare le spese minime reali sostenute”.
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