Ambrosini, born to run per sconfiggere il diabete 1 con Costacurta, Dida e... Federico: già raccolti 35mila euro

Grande abbraccio collettivo finalizzato a trovare una cura definitiva al diabete di tipo 1, malattia oggi incurabile, di cui è affetto il figlio minore Alessandro

Ambrosini, born to run per sconfiggere il diabete insieme a Costacurta, Dida e Federico: già raccolti 35mila euro
Ambrosini, born to run per sconfiggere il diabete insieme a Costacurta, Dida e Federico: già raccolti 35mila euro
di Gianluca Murgia
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Domenica 2 Aprile 2023, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 17:53

Andry Shevchenko non c'era (è stato trattenuto in Ucraina) ma il sostituto, tra gli ex invincibili rossoneri, era d'eccezione: Federico Ambrosini (con due suoi amici coetanei), il figlio maggiore di Massimo Ambrosini, inserito nella staffetta composta da Nelson Dida e Billy Costacurta, andata in scena per le strade di Milano questa mattina.  L'obiettivo? Correre e dare un contributo alla ricerca tramite la maratona Born tu Run insieme alla Fondazione Italiana Diabete. Il traguardo reale? Raccogliere almeno 25 mila euro per finanziare il lavoro di un giovane ricercatore per un anno, finalizzato a trovare una cura definitiva al diabete di tipo 1, malattia incurabile di cui è affetto il figlio minore di Ambrosini, Alessandro, di 2 anni e mezzo. Operazione andata a segno: a 28 giorni dalla scadenza della raccolta fondi sono stati donati 34.883 euro da 894 persone differenti. In pratica, un grande abbraccio collettivo.

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La scoperta della malattia


«Io, mia moglie e tutti i parenti delle circa 200mila persone, tra adulti e bambini, che hanno questa malattia - ha spiegato Ambrosini, ospite sabato a Verissimo, insieme alla moglie Paola Angelini -  abbiamo la necessità e la volontà di sapere che prima o poi si arriverà a una cura definitiva.

Per sconfiggerlo l’unica speranza passa solo ed esclusivamente attraverso la ricerca». Poi, Paola, ha raccontato la scoperta della malattia: «Tutto è successo nel giro di pochi giorni: ci siamo accorti che Ale era un po' dimagrito ma non ci avevamo dato tanto peso perché comunque sta crescendo e tutti i nostri figli sono abbastanza longilinei. Poi, però, cominciavano a dircelo anche le persone intorno a noi e questo, da mamma, ha cominciato ad insospettirmi. Abbiamo quindi fatto degli esami e i risultati erano completamente sballati: il livello glicemico, soprattutto, era altissimo. La pediatra, quindi, ci ha fatto fare alcuni accertamenti, spedendoci direttamente in ospedale. Al San Raffaele di Milano è arrivata la diagnosi: diabete di tipo 1. Per noi è stato un trauma».

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