Pesaro, l'eredità di Melani all'ex badante
Dopo la morte spunta un altro testamento

Pesaro, l'eredità di Melani all'ex badante Dopo la morte spunta un altro testamento
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Domenica 6 Settembre 2015, 21:16 - Ultimo aggiornamento: 21:45
PESARO - C'è un secondo testamento del maestro Mario Melani, che a sorpresa ha nominato eredi universali la sua ex badante georgiana Lica Lezheva e la sorella di lei Nino.

Rischia così di trasformarsi in una querelle legale il lascito testamentario del maestro alla città. Il baritono pesarese è scomparso lo scorso 25 agosto all'età di 98 anni. Pochi giorni dopo la sua morte è stata resa nota l'esistenza di un secondo testamento, anche questo pubblico, redatto nello studio notarile Dionigi e risalente al mese di aprile 2015.



Il secondo testamento va ad annullare il primo, redatto nel gennaio 2013 davanti al notaio Cafiero, che nominava l'Accademia internazionale di canto Del Monaco-Tebaldi, fondata dallo stesso Mario Melani, erede universale di un patrimonio stimato in 500 mila (tra abitazione personale, un secondo appartamento, opere e oggetti d’arte, archivi, libri) che veniva così lasciato al Comune e alla città di Pesaro.



La famiglia del maestro è rimasta spiazzata e perplessa. La nipote, la signora Melania Melani, ha precisato che l'ultimo testamento del maestro sarà depositato ufficialmente in Tribunale entro la metà della settimana prossima e che eventuali impugnazioni spettano all'Accademia. "Mi dispiace solo per Pesaro - afferma la nipote - perché a perderci è la città".



La georgiana Nino, in virtù del suo passato artistico, era stata nominata da Melani vicedirettore dell'Accademia di canto mentre la sorella Lica era entrata nella casa del maestro come badante diventando poi sua segretaria personale. Le due donne dfacevano parte della vita di Melani da almeno 5 anni.



Nel secondo testamento c'è anche un piccolo lascito per il cugino del maestro che comprende un quadro di famiglia e una borsa di studio a favore di uno dei nipoti. L'atto fa decadere il testamento redatto due anni fa, con il quale il maestro Melani beneficava la città. Questi erano anche gli accordi presi dal maestro Melani con l'allora sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli.



L'avvocato Barbieri, esecutore testamentario, ha raccontato che negli ultimi due mesi le sorelle georgiane Lica e Nino avevano negato le visite al maestro.
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