Mareggiate e spiagge sparite: problemi seri, i bagnini chiedono più soldi

Mareggiate e spiagge sparite: problemi seri, i bagnini chiedono più soldi
Mareggiate e spiagge sparite: problemi seri, i bagnini chiedono più soldi
di Letizia Francesconi
4 Minuti di Lettura
Lunedì 27 Febbraio 2023, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 18:48

PESARO E’ il caso di dire che piove sul bagnato per gli stabilimenti balneari pesaresi. Non si tirano in ballo solo le incognite legate alla Bolkestein ma anche quelle che dipendono dai capricci del tempo. Ieri la nuova ondata di maltempo ha fatto preoccupare gli operatori balneari che ultimamente si sentono un po’ nel mirino dei venti di burrasca che quest’inverno non hanno di certo risparmiato le spiagge.


La pioggia caduta nella notte tra sabato e domenica e ancora per buona parte della giornata di ieri ha fatto di nuovo drizzare le antenne sul fronte delle mareggiate ma per fortuna questa volta sembra che il litorale non abbia subito danni. Almeno non a livello di quelli riportati un mese fa, nel weekend del 22 gennaio scorso. 


Le prospettive


Proprio quella conta dei danni, con un report accurato sulle condizioni della spiaggia di Pesaro è stata al centro delle richieste indirizzate all’Amministrazione comunale dai rappresentati degli stabilimenti balneari.

La notizia solo in parte consolatoria è che per la difesa dell’arenile ci sono i primi 119 mila euro, che andranno a beneficio delle spiagge di Sottomonte, Ponente e Levante con priorità d’intervento nei tratti di spiaggia pesantemente colpiti dall’ultima mareggiata. Si dovrà intervenire sui tratti dell’arenile che sono stati mangiati dal mare e si dovrà farlo in fretta perchè la stagione avanza. 


«Ma per ora ci sono solo risorse regionali» anticipano Andrea Giuliani e Sabina Cardinali, referenti di Confartigianato Imprese Demaniali e Cna Balneari. Le associazioni hanno fatto richieste ben precise al Comune, indirizzate agli assessori Andrea Nobili (Bilancio) e Riccardo Pozzi (Lavori Pubblici) per aumentare il plafond di finanziamenti, che serviranno per i ripascimenti, portando più sabbia soprattutto in quei tratti di arenile, già alle prese con i lavori di sistemazione e ripristino delle strutture danneggiate. Le risorse approvate e stanziate sono fondi regionali, che vengono impiegati per dar corso al progetto del geologo Giancarlo Faina, incaricato dagli operatori balneari in accordo con Comune e Regione. Succede però che ora la situazione delle spiagge è in divenire, soprattutto in alcune concessioni di Ponente e Levante e molto più a Sottomonte, dove diverse sono le spiagge mangiate dall’erosione. 

Per questo al primo incontro con l’Amministrazione comunale erano presenti anche Gianni Angeloni (bagni Bibi), Raniero Dragomanni (bagni Margherita) e Paolo Sorace (Presidente del Consorzio degli operatori di Levante). Sul tavolo del Comune, la relazione del geologo Faina con allegate le foto del gennaio scorso, che mostrano le spiagge dopo l’ultima forte mareggiata. «Dovremo aspettare l’approvazione del bilancio preventivo in aprile – riferiscono Giuliani e Cardinali – c’è l’impegno dell’assessore al Bilancio Nobili a integrare questi primi 119 mila euro. Associazioni e operatori balneari hanno chiesto di impegnare almeno 60-70 mila euro, un budget di risorse superiori a quelle dello scorso anno, altrimenti i ripascimenti per la stagione sono a rischio o saranno inefficaci. L’intento è arrivare a disporre di un plafond di risorse compreso fra i 180/190 mila euro». 


I danni: priorità per la sistemazione delle spiagge e la quantità di sabbia necessaria a garantire la prossima stagione, verrà alle concessioni più martoriate, a partire dal tratto di Sottomonte che corre lungo la ciclabile e alcuni stabilimenti di Ponente. Gli scatti mostrati all’Amministrazione, allegati alla relazione tecnica, mostrano con chiarezza quanto il nostro litorale stia soffrendo. Ecco le zone con una forte erosione dove serve tanta sabbia per garantire la stagione: a Sottomonte partendo da bagni Margherita, bagni Due Palme, bagni Arcobaleno, bagni Bibi e Spiaggia Bianca, e a Ponente zona Moletto e bagni Tina. Ovunque dopo la mareggiata, le strutture si sono abbassate rispetto alla base dell’arenile, conseguenza anche dell’assenza di interventi strutturali. L’unico intervento imminente sarà avviato a Levante per la ricarica delle scogliere.
 


«Per l’anno in corso, non ci sono fondi per intervenire su altre situazioni strutturali – conclude il responsabile Confartigianato – ma nel piano per la difesa della costa, che ricordiamo dev’essere compartecipato fra Regione e Comune, operatori e associazioni di categoria chiedono di passare dagli attuali 500 mila euro di fondi complessivamente impiegati su tutto il litorale fra ricarica e manutenzione delle scogliere a 850/900 mila euro. Cifra, che ogni anno dovrà essere accantonata per i progetti antierosione. Ma questo sarà possibile solo se il Comune di Pesaro si impegna ad aumentare la propria quota parte di finanziamento».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA