Vallefoglia, non dichiarava le vincite online: furbetta del reddito a processo. Per l'avvocato il conteggio non tiene conto delle cifre perse

Guardia di Finanza in azione
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di Luigi Benelli
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Sabato 19 Febbraio 2022, 08:40

VALLEFOGLIA - Presunta furbetta del Reddito di Cittadinanza per non aver dichiarato le vincite on line. Ma il suo conto sarebbe in passivo. Ieri l’apertura del processo davanti al giudice monocratico. Si tratta di una 48enne di Vallefoglia denunciata a marzo dalla Guardia di Finanza per aver ricevuto un totale 11.825 euro come sostegno al reddito. Ma si era dimenticata di dichiarare vincite al gioco, per circa 300.000 euro, nonché i redditi del marito evasore totale per 123.000. 

 

Gli accertamenti delle Fiamme Gialle, svolti in sinergia e collaborazione con l’Inps, hanno focalizzato gli anni 2017-2018, avendo la donna omesso di dichiarare, ai fini Isee, vincite conseguite con i giochi on-line per gli anni 2017 e 2018. Inoltre, durante il sostegno, la donna non avrebbe comunicato all’Inps, essendone obbligata, l’acquisto di un’autovettura, né che due componenti del proprio nucleo familiare fossero stati nel contempo assunti come lavoratori dipendenti. Infine la donna ha omesso di dichiarare anche redditi per 123.000 euro, frutto di evasione fiscale del marito, conseguiti nel 2018, nell’ambito della gestione di un’attività economica nel settore del commercio al dettaglio di frutta e verdura. 

L’avvocato difensore è però pronto a far notare come strida il meccanismo di conteggio delle vincite. I portali di gioco on line sono collegati all’agenzia delle entrate. Quello che la difesa vorrà rilevare è che siano state conteggiate solo le vincite ma non le cifre investite negli anni. Tanto che la signora ci avrebbe rimesso alcune migliaia di euro, andando avanti tra piccole puntate e piccole vincite e diverse sconfitte. 

Un caso simile era già capitato lo scorso dicembre.

E anche in quel caso un’altra signora aveva vinto 60 mila euro nel 2019 pur puntandone 64 mila, finendo in rosso. Un meccanismo che si autoalimenta e va avanti anche a piccole puntate. Stesso discorso per il 2020 con 111 mila euro di vincite e 118 di “investimento”, con conseguente perdita di 7 mila euro. Ai fini fiscali però furono conteggiate solo i 171 mila euro di vincita e fu condannata a 2 anni e 8 mesi.

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