Urbino, movida nel mirino: sanzionati due locali e multati tre giovani trovati con bottiglie di vetro

Una notte urbinate, foto d'archivio
Una notte urbinate, foto d'archivio
di Eugenio Gulini
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Sabato 25 Settembre 2021, 08:05

URBINO -  I cosiddetti “giovedì ducali” continuano a far parlare nonostante l’ordinanza firmata alcuni giorni fa dal sindaco Gambini e le proteste degli esercenti (i famosi cartelli sulle porte degli esercizi pubblici, chiusi già alle 22, con su scritto “Senza di noi Urbino muore!”).

Nel corso della scorso giovedì i controlli interforze di Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale in grado di assicurare tempestività e velocità d’intervento, hanno eseguito sanzioni a due locali del centro storico per inosservanza, anzi oseremmo dire vera e propria violazione, del provvedimento del primo cittadino Maurizio Gambini sulla chiusura dei locali a mezzanotte (per le irregolarità le contravvenzioni fanno riferimento al rispetto della normativa anti – Covid) e altrettante pene pecuniarie da 100 euro ciascuna a 3 giovani, di cui due di Pesaro, sopraggiunti sotto i torricini per “fare festa”, trovati con bottiglie in vetro con all’interno alcol. Ricordiamo che l’ordinanza del sindaco impone la chiusura dei locali a mezzanotte il giovedì, il venerdi ed il sabato per 30 giorni dal 16 settembre scorso. Il provvedimento è stato adottato in accordo con la Prefettura e le forze dell’Ordine, dopo alcuni episodi turbolenti che hanno caratterizzato i precedenti fine settimana. 

Insomma, presidiati i luoghi di maggior presenza della movida urbinate.

Le forze di polizia hanno, dunque, dopo l’ordinanza del sindaco, deciso di implementare i controlli riguardanti la “movida” che da sempre contraddistingue i week end della città patrimonio Unesco. Vista la presenza sempre più massiccia di giovani le interforze di polizia continuano nell’effettuazione delle verifiche nei locali pubblici oltre la mezzanotte e di tutto ciò che ruota attorno al “movimento”. Sempre tante le persone che si aggregano agli studenti locali provenienti anche da comuni della limitrofa Romagna e delle basse Marche.

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