Distrugge le scritture contabili, per il mobiliere scattano denuncia e sequestro da 60mila euro

La Guardia di Finanza
La Guardia di Finanza
di Luigi Benelli
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Mercoledì 4 Maggio 2022, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 16:24

URBINO - Mobiliere non dichiara i redditi e distrugge le scritture contabili, scatta la denuncia e il sequestro. La Compagnia della Guardia di Finanza di Urbino ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Urbino, per un importo di circa 60.000 euro, nei confronti di un imprenditore sulla 50ina, operante nel Montefeltro, indagato per evasione fiscale constatata dalla stessa Guardia di Finanza nel corso di una verifica fiscale eseguita nei suoi confronti. 

 

Sono state sottoposto a sequestro alcune disponibilità liquide presenti su conti correnti bancari, quote societarie di un’altra società riconducibile all’indagato e un’autovettura, una Ford. Il soggetto, titolare di una ditta operante nella fabbricazione di mobili per arredo domestico, è stato denunciato per il delitto di omessa dichiarazione, per l’anno d’imposta 2014, nonché di distruzione ed occultamento delle scritture contabili, a mezzo del quale avrebbe tentato di impedire la corretta ricostruzione dei redditi conseguiti. L’attività ispettiva svolta dalle Fiamme Gialle consentiva di ricostruire i reali guadagni occultati al fisco, consentendo il recupero a tassazione del profitto realizzato. Oltre le sanzioni tributarie che ne conseguivano, l’imprenditore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Urbino che ha istruito il pertinente procedimento penale per i reati tributari rilevati e ha assunto la direzione delle indagini, sfociate nella richiesta di rinvio a giudizio del contribuente. L’esito del giudizio che ne è conseguito da parte del Giudice per le Indagini Preliminari, che ha accolto la tesi della Procura, ha portato all’emissione del decreto di sequestro preventivo per equivalente di denaro e beni, fino alla concorrenza dell’importo dell’evasione fiscale, realizzata con la illecita condotta. 

Proprio nel momento in cui la crisi sanitaria ha indebolito ulteriormente il sistema economico, accentuando fenomeni di illegalità economico-finanziaria che minano il sistema sano e produttivo anche di questa provincia, la Guardia di Finanza si pone come baluardo a difesa delle imprese e dei contribuenti onesti al fine di tutelarli da quell’illecito vantaggio competitivo ottenuto da aziende concorrenti che frodano il fisco e quindi ogni contribuente onesto.

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