«Nuovo commissariato, silenzio assordante». In preparazione un reportage contro lo stabile in zona Sasso da spedire alle istituzioni

Lo stabile in zona Sasso che, nei piani, dovrebbe diventare il nuovo commissariato di polizia.
Lo stabile in zona Sasso che, nei piani, dovrebbe diventare il nuovo commissariato di polizia.
di Beatrice Giannotti
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Martedì 15 Febbraio 2022, 06:00

URBINO  - Cinquanta giorni fa ha portato la questione in consiglio comunale, meno di un mese fa si è tenuta la manifestazione di sindacati e operatori del settore, ora Lino Mechelli, capogruppo in consiglio comunale di Urbino Città Ideale, torna a parlare della sede del nuovo commissariato di Polizia: c’è in preparazione un report specifico sulla sede in zona Sasso considerata non idonea.

 

«Si tratta di una questione strategica, importante, non può essere accompagnata da questo silenzio assordante. Quello che vorrei evitare è che si arrivi a considerare la cosa a fatto compiuto – sottolinea Mechelli –. In questi giorni si sono interessati alla cosa numerosi parlamentari, tra cui Alessia Moroni, che ringrazio particolarmente. Il caso sta diventando di interesse nazionale. Inoltre, siamo molto contenti che il Prefetto abbia espresso la propria disponibilità per trovare una diversa soluzione per la sede di uffici così importanti per la collettività». 

Si continua a chiedere l’istituzione di un tavolo di lavoro per fare in modo che si possa agire in maniera concreta per seguire, allo stesso tempo, le esigenze delle forze dell’ordine per quanto riguarda la conformazione della nuova sede, ma guardando anche al miglior luogo per un servizio idoneo per la città. «Urbino, unica città Unesco della regione, capoluogo di Provincia dall’800 ha avuto negli anni prefettura, questura, comandi, agenzia delle entrate che sono stati però tutti chiusi o spostati in zone non centrali, periferiche – continua il consigliere – non abbiamo nulla contro la zona del Sasso di Urbino, zona di forte vocazione produttiva e di servizi, con una residenzialità importante.

Si tratta però di una zona e, nello specifico, di un fabbricato, non idonei per un commissariato di Polizia. Non abbiamo nulla nemmeno contro la proprietà dell’immobile in questione, ma resta il fatto che non deve essere un fabbricato a cercare il commissariato, ma l’Amministrazione a trovare la sede più idonea».

È stato commissionato un reportage dettagliato, sul fabbricato e sul luogo in questione di cui, appena terminato, verrà mandata copia a tutte le istituzioni coinvolte, insieme al preciso messaggio di “non negare l’evidenza” sulla non idoneità del luogo e lo stato dei lavori. Sembrerebbe, inoltre, che il piano strada sia destinato alla residenzialità. Se fosse vero, gli uffici sarebbero tutti sottoterra. 

«Il tema del commissariato sta a cuore a molti cittadini, oltre che a diverse amministrazioni, si tratta di un servizio fondamentale che deve essere gestito al meglio – conclude Mechelli –, fondamentale pensare al personale operativo e alla “dignità del lavoro” che lo stesso presidente della Repubblica ha citato ben 18 volte nel suo discorso pochi giorni fa». Tra le azioni in programma, a breve, una campagna sui “perché?...”.

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