OSTUNI - Era talmente emozionato che ad un certo punto, all’altare, si è messo le mani in faccia come dopo un gol sbagliato. E’ durato poco: i baci di Giulia l’hanno subito ridestato. Stefano Sensi da Urbania, 26 anni ad agosto, piccolo genio del centrocampo dell’Inter, è convolato a giuste nozze con Giulia Amodio, 23 anni, fidanzata da 5, conosciuta quando giocava nel Cesena.
Il sì, atteso dallo scorso maggio quando il matrimonio fu rinviato causa persistenza della pandemia, è arrivato sabato nella basilica di Ostuni (lei è originaria di Brindisi) di fronte a 300 invitati, una trentina dei quali (oltre a papà Giuseppe, mamma Angela e i tre fratelli Samuele, Simone e Sebastiano) provenienti da Urbania con un pullman.
Un matrimonio da favola dopo una stagione da bungee jumping . In alto e in basso, in alto e in basso. Quella dello storico scudetto vinto con l’Inter ma vissuto, causa ripetuti infortuni, pochissimo dal campo. Quello della convocazione in Nazionale per l’Europeo (Mancini, suo corregionale, lo stima da sempre) ma accartocciata con dolore sempre per le solite precarie condizioni fisiche.
Nessun palloncino nerazzurro all’uscita della chiesa: solo palloni bianchi. Il ricevimento, con immancabili fuochi d’artificio compresi, si è svolto nella masseria Traetta del Brindisino. «Il giorno più bello della nostra vita» ha detto Sensi. Il giorno prima invece, dimostrando un amore d’altri tempi, aveva dedicato a Giulia una serenata con fisarmonica e tamburelli aiutato da una banda della Città Bianca. Sensi ha detto sì come Bernardeschi e Verratti ma al contrario dei compagni di Nazionale è subito dovuto tornare in ritiro: c’è da dare un calcio al destino e un campionato da giocare.
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