Scovato un nuovo agricoltore stupefacente: coltivava marijuana in casa, scoperte 15 piante, alcune alte un metro e mezzo

Le piante ritrovate dai carabinieri in una casa di Piobbico
Le piante ritrovate dai carabinieri in una casa di Piobbico
di Eugenio Gulini
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Martedì 16 Novembre 2021, 09:45

PIOBBICO Altra piantagione di canapa indiana, questa volta a Piobbico. Ulteriore arresto in flagranza per un 38enne del luogo, incensurato e senza lavoro stabile per il reato di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva accompagnato nell’abitazione di residenza in regime di arresti domiciliari. I militari della “Benemerita”, in queste settimane, hanno rinvenuto e messo sotto sequestro la seconda coltura di canapa indiana e, dunque di marijuana, trovata nel territorio dell’entroterra, dopo quella spuntata nel blitz al casolare di campagna in comune di Sassocorvaro Auditore circa una settimana fa. 


Evidentemente dalla compravendita di droga alla coltivazione diretta il passo è breve come l’abbattimento dei costi per la transizione della materia prima. Tra l’altro il terreno di certi siti agricoli risponde, altresì, molto bene alle radici “stupefacenti” dell’erba. L’operazione è stata condotta nel week end scorso dal Nucleo Operativo del Comando dei Carabinieri di Urbino in collaborazione con gli uomini della stazione locale, i quali sono intervenuti all’interno di una abitazione alla periferia della cittadina, conosciutissima, a livello internazionale, per essere sede del “Club dei Brutti”. Nella residenza del nullafacente è stata eseguita la perquisizione e nel garage è spuntata una piantagione di marijuana coltivata in vasi all’interno di una serra indoor. Ben 15 piante circa, alcune tagliate ed altre alte circa 150 centimetri. Rinvenute e sequestrate lampade, ventilatori, semi, concimi, terriccio e condizionatori, insomma tutta l’attrezzatura necessaria per favorire la crescita rigogliosa della “maria”. Non poteva mancare il bilancino di precisione e il materiale per il confezionamento e per commerciare la cosiddetta “roba”. L’uomo di 38 anni, senza precedenti specifici, ha già sostenuto la direttissima presso il Tribunale di Urbino patteggiando 10 mesi e 20 giorni. In questo momento è libero. 
 

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