Pesaro, chiuso il chiosco Piadamarina, convocata la commissione senza il comandante

Il chiosco Piadamarina
Il chiosco Piadamarina
di Thomas Delbianco
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Venerdì 1 Ottobre 2021, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 08:35

PESARO - Piadamarina, convocata la commissione per approfondire il caso della concessione portuale. Il Comandante della Capitaneria? «Non ci sarà, se necessario lo inviteremo in un secondo momento», dice Petretti. E’ passata poco più di una settimana da quando si è tenuta l’iniziativa con happening e petizione, 1.000 le firme raccolte per “salvare Piadamarina”, il chiosco situato lungo il molo di levante, che in base ad un’ordinanza e procedimento avviato da Capitaneria di Porto locale e Autorità di Sistema Portuale di Ancona, dovrà essere rimosso. 

 

Gestori e dipendenti, che ieri hanno interrotto l’attività programmata al termine del periodo di apertura previsto, attendono di conoscere il loro futuro anche da quanto emergerà la prossima settimana in Comune. Da questo punto di vista, infatti, ci sono stati movimenti per arrivare a definire una data per la convocazione della Nona Commissione nella quale affrontare tutti gli aspetti legati a questa vicenda, come richiesto dal vicepresidente Francesco Totaro (Lega). 

«Avevo già assicurato che mi sarei attivato appena possibile - riferisce il presidente della Commissione Attività Economiche Vittorio Petretti (Forza Pesaro-Ungranbelpo’) - ho dovuto prendere i contatti per la disponibilità dei vari tecnici, ho tenuto fede all’impegno preso e il 7 ottobre (ore 8,30, ndr) ho convocato la commissione con all’ordine del giorno solo la vicenda Piadamarina. Saranno presenti l’assessore alle Attività Economiche Francesca Frenquellucci, i tecnici degli uffici Attività Produttive e, anche se non rientra nelle competenze della mia commissione, ho convocato anche un dirigente dell’Urbanistica, che potrà sicuramente fornire informazioni in più sulla vicenda». Nella lettera di Totaro, viene richiesta anche la partecipazione della comandante della Capitaneria di porto (Barbara Magro). 

«Per il momento ho ritenuto non investire organi esterni all’amministrazione comunale, né tantomeno i diretti interessati - risponde Petretti - Noi consiglieri in questa fase abbiamo la necessità di conoscere prima gli atti e le procedure, se e come è stato interessato il Comune.

Se a seguito della commissione del 7 ottobre emergerà l’esigenza di replicare la seduta, allargando la convocazione ad enti esterni, quali la Capitaneria, non avrò problemi a farlo, sempre che ci sia la loro disponibilità, perchè la commissione può solo invitare gli organi esterni. Per ora restiamo nell’ambito comunale».

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