Molestie sessuali all'ex convivente nel retrobottega, la donna ci ripensa e ritira la querela. Assolto commerciante

L'interno di un Tribunale
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Venerdì 26 Marzo 2021, 07:15

PESARO  - Accusato di aver palpeggiato la ex convivente sul luogo di lavoro e di atti persecutori. Assolto, finisce una querelle giudiziaria con pesanti accuse per un 50enne, titolare di una attività commerciale a Pesaro. Tutto è iniziato con la querela della donna, ex compagna, per stalking.

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A suo dire l’ex l’avrebbe perseguitata fino a causarle uno stato d’ansia.

Ma non solo, perché nella querela la donna ha asserito che l’ex l’avrebbe toccata e palpeggiata nel retrobottega del locale, sul luogo di lavoro. Palpatine da lei non volute che nell’alveo della sfera giudiziaria rientrano nell’ampio contesto della violenza sessuale. Motivo per cui il 50enne è finito di fronte al tribunale collegiale del tribunale di Pesaro con l’accusa di stalking e atti sessuali. Dall’udienza preliminare alla sentenza di ieri è accaduto altro, perché in sede civile la signora ha chiarito alcune posizioni e ritirato la querela per il capo di imputazione relativo agli atti persecutori. Ma per la violenza si procede d’ufficio, dunque ieri l’ultimo atto in tribunale. La signora ha reso testimonianza abbassando i toni, non riconfermando le molestie subite. Tra i testi anche un dipendente dell’esercizio per chiarire quanto accaduto nel retro del negozio e altri conoscenti della coppia che hanno descritto il contesto dei litigi e delle riappacificazioni che erano soliti avere i due, anche con modalità intense. Durante il processo anche l’imputato ha potuto chiarire la sua posizione. Il collegio, dopo la camera di consiglio, ha quindi assolto l’imputato, difeso dall’avvocatessa Annunziata Cerboni Bajardi e da Cinzia Fenici, perché il fatto non sussiste.

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