Pesaro capitale, una città orchestra. Gianni Letta: «La cultura non si compra». Il budget si scopre low cost

Gianni Letta
Gianni Letta
di Elisabetta Marsigli
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Venerdì 4 Marzo 2022, 05:50

PESARO  - Le domande della commissione hanno cercato di indagare e approfondire gli aspetti del percorso che ha generato il dossier e i passi che aspettano la città nel futuro, ovvero come si sviluppa un programma così condiviso. Agostino Riitano ha quindi spiegato l’origine del «percorso di immaginazione e intelligenza collettiva che è partita dal quartiere immaginario ascoltando desideri della comunità.

Un’operazione sartoriale, con e per al tempo stesso. Il protagonismo dei cittadini si è sviluppato attraverso gli esercizi di cittadinanza con cui sono stati costruiti i pezzi del dossier come ad esempio l’impalcatura delle aree tematiche. L’ispirazione è stato il progetto “Open method of cooperations” che ha tratteggiato la strada, e questa dimensione sarà custodita per tutto il percorso, la cui casa sarà una Fondazione di Comunità con cittadini che si fanno istituzione. Un processo che servirà a migliorare la vita dei cittadini, generando qualità». 

Quale il pubblico a cui si rivolge il programma? A Questo ha risposto Stefano Jacoviello che ha sottolineato come il coinvolgimento abbia portato le singole “storie” ad essere protagoniste del racconto nei laboratori collettivi: dai 13 quartieri è partito lo spazio di progettazione e democrazia, come ad esempio per l’elaborazione del logo della candidatura che prende spunto dall’eredità di Massimo Dolcini.

Comunicazione come laboratorio politico, comunicazione come esperimento per ritrovare la propria identità. Ma anche ridisegnare lo spazio, in una interazione volta al riutilizzo di luoghi. Luoghi che si riscrivono e re-inventano: la forza della partecipazione è forma di propulsione di tutto il progetto. La commissione ha anche indagato su come si svolgerà il programma suddiviso nei 50 Comuni: qui Daniele Vimini ha specificato come partendo da Fano e giungendo ad Urbino, siano previste iniziative a geometria variabile anche riattivando manifestazioni o tracciandone di nuove, mentre sulla viabilità del tour oltre ai collegamenti tramite i mezzi pubblici, uno dei propulsori sarà la bicipolitana.

Interessante la specifica sul budget che come ha sottolineato Vimini «oltre al contributo della Regione, non sono state considerate “grandissime” sponsorizzazioni, ma un’insieme di sponsorizzazioni medie legate alla realizzazioni di progetti insieme ad altri enti pubblici». «Una candidatura che si basa su un modello già sperimentato e vincente», ha ribadito Gianni Letta. Riconfermato l’impegno della Regione, da parte dell’assessore regionale Giorgia Latini che ha confermato l’impegno di 500mila euro, raddoppiandolo in caso di vittoria. È evidente, nelle conclusioni finali, quanto il programma generato sia particolarmente ricco: una strategia che coinvolge diversi bilanci cittadini tra cui i 6 milioni di euro previsti per l’attivazione dei progetti che godranno della sinergia delle istituzioni e dei festival già progettati. 

«Non abbiamo puntato a una organizzazione di eventi staccati dal territorio, andando sul mercato dell’intrattenimento. - ha concluso Agostino Riitano - È invece una scelta generativa nella maggior parte dei progetti nel dossier: opere originali in tanti ambiti. Quindi non un calendario di spettacoli, ma una strategia di attivazione di processi culturali che emergeranno in forme non costose. Opere d’arte che riciclano materiali riuscendo a fare di più con meno».

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