Accusato di uxoricidio
Si difende: "Sono innocente"

Accusato di uxoricidio Si difende: "Sono innocente"
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Martedì 22 Luglio 2014, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 17:37
PESARO - Sono innocente. Ha detto solo queste due parole, poi si avvalso della facolt di non rispondere. È durato una manciata di minuti l’interrogatorio di garanzia di Vincenzo Scudera, 66 anni, ascoltato ieri mattina dal giudice per le indagini preliminari Lorena Mussoni.



L’uomo è stato arrestato venerdì scorso su ordine del gip di Gela perché considerato il responsabile dell’omicidio della moglie Rosaria Palmieri che avrebbe ucciso 27 anni fa.



Il corpo della donna, allora 22enne, non è mai stato ritrovato. Secondo la Procura siciliana, Scudera lo avrebbe sotterrato. Quando la moglie, dalla quale ha avuto un figlio, Liborio, oggi 33enne, residente a Pesaro, scomparve, non fu presentata alcuna denuncia. Il marito disse a tutti che Rosaria era fuggita con un altro uomo. Oggi però la Procura di Gela la pensa diversamente. E nel giro di pochi mesi di indagini è emersa, a detta degli inquirenti, una verità inquietante. «Si dice che la giustizia è kafkiana, ma questo caso è addirittura una vicenda pirandelliana - commenta l’avvocato Paolo Biancofiore, sostituto processuale per Scudera – Se Scudera si è avvalso della facoltà di non rispondere è solo per una questione puramente tecnica. Prima si devono vedere le carte e le accuse che gli vengono mosse, poi potrà rispondere serenamente. Dopo 27 anni è difficile ricordare precisamente ogni cosa». Al momento il presunto omicida resta in carcere a Pesaro, ma presto potrebbe essere trasferito in Sicilia. E dalla Sicilia, Scudera era arrivato a Pesaro una trentina d’anni fa come collaboratore di giustizia dopo aver militato nel clan dei Riggio. All’attivo aveva già una serie di crimini, oltre ad essere sospettato di alcuni omicidi. Si era trasferito in città con il figlio e la nuova compagna, la cugina della moglie, con la quale si era messo poco dopo la sua scomparsa e da cui aveva avuto un altro bambino. Contro di lui ci sarebbero delle incongruenze tra le sue dichiarazioni e alcuni fatti, ma anche alcune testimonianze di collaboratori di giustizia.





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