PESARO - Si può considerare un reparto di eccellenza al quadrato dell’azienda ospedaliera Marche Nord, sia perché eroga prestazioni di secondo livello con un bacino di utenza da 600mila a 1,2 milioni di abitanti secondo la normativa Balduzzi in base alla quale è inquadrato nelle reti cliniche regionali, sia perché è stato accreditato dai professionisti della sanità tra i migliori reparti ospedalieri al mondo di questa specialità: 57° nella classifica di Newsweek e Statista, che ne certifica 125 di alta qualità di oltre 20 Paesi, 15° in Europa e, quello che più conta, 2° in Italia, dietro solamente l’Irccs Carlo Besta di Milano.
Per la Neurochirurgia diretta da Letterio Morabito un riconoscimento che non gratifica solamente le professionalità e le competenze di questa unità operativa complessa bensì premia anche un progetto sanitario strategico, certificando una scommessa vinta perché il reparto è nato a Pesaro solamente nel 2004.
Mille interventi all’anno
«Questo importantissimo risultato di competenza - afferma il direttore Morabito - onora me ed il mio gruppo di collaboratori (in servizio sei medici oltre al primario) che, utilizzando al meglio le risorse che la Regione Marche ci ha affidato, non confrontabili con quelle degli ospedali di Milano, è riuscito a restituire ai pazienti un reparto di livello paragonabile ai migliori al mondo. Il risultato è ancora più rilevante se si considera che il reparto di Pesaro partiva da zero».
La Neurochirurgia al San Salvatore fu avviata dallo stesso Morabito, che dopo la laurea conseguita a Milano aveva acquisito la prima esperienza professionale ad Ancona, prima della nascita di Marche Nord (azienda attiva dal 2011). «La mia formazione svolta in diversi centri italiani ed esteri mi ha permesso di sviluppare una realtà capace di gestire tutta la patologia neurochirurgica ai massimi livelli - spiega il direttore -.
Le relazioni internazionali
Proprio le relazioni nazioni e internazionali, con gli stage formativi a Pesaro e le lezioni all’estero del primario, e le collaborazioni interdisciplinari sono fondamentali per una classifica che si basa sulle raccomandazioni dei colleghi. «Abbiamo suddiviso la patologia cranica tra team superspecialistici per ogni patologia con gruppi multidisciplinari che coinvolgono molti reparti dell’ospedale - spiega Morabito -. I casi con malformazioni vascolari vengono trattati sia con metodo endovascolare che chirurgico, per cui ogni caso viene analizzato e si sceglie il tipo di approccio più efficace e con meno rischi. La patologia tumorale viene gestita da un responsabile che analizza tutti i casi operati e programma un percorso di terapia che preveda tutte le possibili opzioni di trattamento che possano seguire alla chirurgia nella maniera più efficace. Anche la patologia dell’ipofisi e sellare viene gestita da un team che comprende anche due otorini dedicati, in quanto quasi tutta la chirurgia sellare viene operata con metodica endoscopica transnasale».
l. fur.
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