MOMBAROCCIO - Ha suscitato scalpore il video che immortala l’attacco di un animale, un lupo o un ibrido, nei confronti di una cagnolina salvata solo dall’intervento del proprietario che si trovava lì vicino. L’episodio è accaduto domenica pomeriggio nelle campagne di Mombaroccio nel terreno di proprietà di Marco Diotallevi. Per la cronaca Margot, la cagnolina di razza jack russel di 7 anni, è rimasta seriamente ferita ed operata per lacerazioni interne ma non è in pericolo di vita.
Il tutto è stato documentato da una telecamera fissa posizionata di fronte ad un lago che il proprietario tiene sotto controllo per via degli animali e degli uccelli che si trovano e passano in questo specchio d’acqua. Nella registrazione, diventata subito virale sui social, si vede in primo piano la cagnolina in un tratto di prato di fronte al lago e di lato il padrone che sta tagliando l’erba su un piccolo trattore. Il juck russel è fermo sul prato quando all’improvviso abbaia e comincia a fuggire. Pochi secondi si vede un lupo che entra nell’inquadratura inseguendo la cagnolina fino a raggiungerla e azzannarla. Alla fine l’animale se ne va grazie alle grida del padrone ma la cagnolina è stata morsa e per alcuni secondi anche trascinata in bocca all’animale. Il padrone la recupera in acqua gettandosi a sua volta e nuotando verso di lei. «Il lupo ha attaccato in pieno giorno con l’intenzione di procurarsi cibo – commenta Marco Diotallevi proprietario del terreno e padrone di Margot - tuttavia qui siamo a pochi chilometri dalla costa non in mezzo al bosco nell’entroterra. Spesso qui facciamo grigliate o cene all’aperto (ovviamente nei periodi pre pandemia, ndr) e mi chiedo cosa sarebbe successo se il lupo avesse attaccato in presenza di persone».
La normativa sul lupo e la sua gestione e protezione risalgono al 1992 e nel frattempo habitat, abitudini e territorio sono cambiati. «Il lupo è una specie protetta a va tutelata – interviene il sindaco di Mombaroccio Emanuele Petrucci che avvisato dal proprietario dell’episodio si è recato sul posto – tuttavia le norme in questi trent’anni sono oramai diventate obsolete. Ora i lupi si spingono fino alla costa e oltre ad attaccare animali da allevamento in questo caso specifico hanno azzannato una cagnolina. Non attaccano gli uomini ma se ci fosse stato un bambino cosa sarebbe successo?».
Sull’episodio è subito intervenuta anche la Coldiretti di Pesaro e Urbino. «L’attacco del lupo (o cane inselvatichito che sia) al cagnolino riporta la luce su un tema mai risolto e che spesso tende a finire sottotraccia. Sono saltati gli equilibri, non si può più fare finta di niente». È il commento di Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, alla notizia «La gestione dei selvatici – per quanto riguarda la presenza di lupi, è stata sempre regolata da fondi per dotarsi di recinzioni, cani da pastore e indennizzi per il bestiame sbranato. Come Coldiretti abbiamo più volte denunciato l’esiguità degli indennizzi».
«Oggi assistiamo a un innalzamento dei livelli di rischio con un assalto in pieno giorno con l’agricoltore a pochi metri.