Mombaroccio vola a Gerusalemme. Il libro “Siamo qui, siamo vivi” donato al presidente Herzog. Il sindaco: «Possibile gemellaggio»

La delegazione di Mombaroccio, con il sindaco Petrucci in testa, con il presidente di Israele Isaac Herzog
La delegazione di Mombaroccio, con il sindaco Petrucci in testa, con il presidente di Israele Isaac Herzog
di Luca Senesi
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Giovedì 7 Aprile 2022, 09:10

MOMBAROCCIO Nutrita la delegazione marchigiana, soprattutto mombaroccese, che si è recata a Gerusalemme per la presentazione del libro “Siamo qui siamo vivi” scritto dal giornalista pesarese Roberto Mazzoli (con prefazione di Liliana Segre) davanti al presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog.

 

«È stata un’emozione indescrivibile consegnare il libro nelle mani del presidente Herzog – dicono Matilde e Miriam, figlie di Alfredo Sarano – e lo abbiamo fatto nel ricordo dei nostri genitori ma anche di nostra sorella Vittoria, deceduta un anno fa. La cosa ancor più straordinaria è stata condividere la gioia di questo momento con decine di amici a noi molto cari». Per l’occasione infatti si è mossa dalle Marche una nutrita delegazione, coordinata da Gerusalemme grazie all’avvocato Arnon Gicelter. Presenti tra gli altri il sindaco di Mombaroccio, Emanuele Petrucci, il guardiano del convento del Beato Sante, padre Alvaro Rosatelli e la famiglia Ciaffoni. «L’incontro con il presidente Herzog – dice il sindaco Petrucci – spinge il Comune di Mombaroccio a consolidare i numerosi percorsi dedicati alla memoria con particolare attenzione alle nuove generazioni. Oltre al premio nazionale nelle scuole e al museo sulla Shoah stiamo pensando ad un gemellaggio con Gerusalemme e Pfarrkirchen in Germania, città natale di Eder». All’incontro con il presidente Herzog erano presenti inoltre Marcella Tinazzi, già dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Pesaro e Urbino e oggi consigliere del Ministro dell’Istruzione, Giuliana Ceccarelli, già preside della scuola di Mombaroccio e don Simone Bruno, direttore del gruppo editoriale San Paolo di Milano. Provenienti dalla Germania invece Günther Eder e Peter Küspert, rispettivamente figlio e genero del comandante tedesco Erich Eder. “Siamo qui siamo vivi” pubblicato nel 2017, è stato oggi tradotto dalla casa editrice Gefen e già distribuito nelle scuole israeliane. Pagine che, dopo oltre 70 anni, hanno riportato alla luce il diario inedito di Alfredo Sarano, segretario della Comunità Ebraica di Milano, che nel 1944 riuscì a nascondere le liste di oltre 14mila ebrei milanesi salvandoli così in larga parte dai campi di sterminio nazisti. In seguito Sarano, con la sua famiglia composta da sette persone, fuggì a Mombaroccio sulle colline di Pesaro. Qui furono nascosti da alcuni contadini del posto di nome Ciaffoni, e vennero protetti dai frati francescani che aprirono le porte del convento del Beato Sante per dare rifugio a diverse decine di perseguitati tra cui numerosi ebrei. Una storia talmente straordinaria che nei prossimi mesi uscirà un documentario firmato dal regista Daniele Ceccarini, voluto dal noto produttore di Los Angeles, Arman Julian, che nel 2023 inizierà anche le riprese di un film con volti noti del cinema di Hollywood.

Al termine dell’incontro, il presidente Herzog e la famiglia Sarano hanno voluto pubblicamente ringraziare per la sua presenza, Sergio Della Pergola, professore di fama mondiale ed emerito dell’Università Ebraica di Gerusalemme che ha voluto ricordare la sua amicizia con Alfredo Sarano.

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