PERGOLA - Da Pergola salendo verso il Catria lo scenario è apocalittico. Il giorno dopo l’ondata di maltempo che ha devastato diversi centri dell’entroterra il bilancio è pesantissimo. Intere zone devastate dalla furia dell’acqua, abitazioni sventrate, ponti crollati, cittadini salvati e altri evacuati, strade chiuse.
C’è chi piange, chi pulisce e libera case e scantinati e chi è su tutte le furie per i mancati interventi, dalla pulizia dei fiumi al taglio di alberi che avrebbero potuto limitare la tragedia.
Cose mai viste
«Non avevo mai visto prima di ieri – racconta una donna, la cui abitazione al primo piano è finita sott’acqua – piovere con quella intensità. Dal fiume veniva un rumore pazzesco. Nel giro di breve il quartiere è stato inondato. La paura è stata tanta. Si sentivano persone gridare. I danni sono ingenti. Da tempo chiedevamo a chi di competenza di intervenire su alcuni alberi e non solo ma niente. Serve manutenzione altrimenti queste situazioni continueranno a ripetersi». La forza devastante dell’acqua ha spalancato finestre e portoni. C’è chi è riuscito a salvarsi correndo sui tetti. Anche padre e figlio. Altri sono scappati rifugiandosi da parenti e amici. La parete di un’abitazione non ha retto e l’anziana all’interno è stata salvata dai vigili del fuoco: «Poteva andare molto peggio – spiega una signora - ma è pur vero che i sacrifici di una vita ce li siamo visti svanire perché i danni sono veramente importanti». Orti, giardini, capanni spazzati via. Per ore zone senza luce ed acqua. Diverse le auto distrutte. Al lavoro senza interruzioni protezione civile, ditte esterne, operai comunali, cittadini, volontari coordinati dall’amministrazione. Meno grave la situazione nel quartiere di San Biagio, anche se tanti sono i garage e gli scantinati allagati, Valrea e altri punti del vasto territorio. Crollato il ponte a Pantana Serralta. Letteralmente scomparso, tra Pergola e San Lorenzo in Campo, parte di un campeggio.