Da Vallefoglia a Gabicce scappa di notte senza patente e con lo scooter già sotto sequestro: patteggia 4 mesi

Carabinieri impegnati di notte, foto tratta dal Web
Carabinieri impegnati di notte, foto tratta dal Web
di Luigi Benelli
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Sabato 22 Maggio 2021, 09:50

GABICCE - Avevano imposto l’alt per un controllo, ma l’uomo a bordo dello scooter aveva improvvisato una fuga per le vie di Gabicce. E ieri a processo ha patteggiato. Era il 24 marzo del 2020 quando i carabinieri volevano approfondire il motivo per cui, di sera, in pieno coprifuoco, quell’uomo fosse in giro. Si era fermato momentaneamente in via Donizzetti, così i militari lo hanno raggiunto chiedendo i documenti e l’autocertificazione per il fatto che fosse in strada in orari non consentiti.

Ma per tutta risposta lui si è divincolato ed è scappato. Hanno provato a inseguirlo, ma non riuscirono perché lui aveva imboccato alcune vie strette ed era riuscito a far perdere le proprie tracce. Manovre brusche, alta velocità e frenate repentine, diventando un pericolo per se stesso ed eventuali altri fruitori della strada. 

Era notte ma i carabinieri avevano annotato parzialmente la targa dello scooter 125.

Avevano poco in mano, ma da qui sono partiti con le ricerche attraverso le telecamere e il modello del motorino. Finchè, con certezza sono riusciti a risalire al proprietario. Così ieri sono andati a bussare a casa sua, a Vallefoglia. Si tratta di 44enne pregiudicato per vari reati. I militari hanno capito subito il perché non si era fermato all’alt. Del resto aveva la patente ritirata e il mezzo era sotto sequestro amministrativo. Non è tutto perché era persino senza assicurazione. Di qui una serie di sanzioni per un totale di 3.500 euro. E ovviamente la denuncia penale per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. Il mezzo è stato confiscato e la patente revocata. La ciliegina sulla torta? La sanzione per essere andato in giro senza motivazione, divieto espresso dal decreto governativo sul Coronavirus. Dunque altra multa da 400 euro. Ieri l’uomo, difeso dall’avvocato Aldo Nocito, ha patteggiato a 4 mesi e 20 euro di ammenda. 

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