Gabicce, fuga per la libertà: multati tre 15enni sorpresi a Cattolica. Fossero stati di Gradara sarebbe stato tutto regolare. Ecco perché

I controlli dei carabinieri romagnoli
I controlli dei carabinieri romagnoli
di Gianluca Murgia
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Martedì 26 Gennaio 2021, 06:40

GABICCE - Questione di metri e di quei 716 abitanti in più. Tanto bastano. Giovanissimi nel mirino dei carabinieri, tre denunciati, tutti quindicenni di Gabicce pizzicati in “trasferta” a Cattolica. È proibito, infatti, uscire dal proprio Comune di residenza se questo ha più di 5.000 abitanti (e Gabicce ne ha 5.716).

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La normativa è chiara: a chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti. Fossero stati di Gradara, che di residenti ne ha 4.874, pur facendo più km non avrebbero infranto il Dpcm. Controsensi noti.

Ha fatto peggio un 39enne di Morciano beccato a Riccione oltre le ore 22 senza giustificato motivo. Per lui nessuna giustificazione. Le paure sono due: che il costante travaso da una città all’altra possa contribuire a veicolare il virus e che ogni incontro possa degenerare (come già accaduto) in maxi rissa. Per questo continua a rimanere alta l’attenzione dei carabinieri della Compagnia di Riccione nei confronti di giovani che si riversano in parchi e piazze. Identificati 70 giovani tra sabato e domenica, solo 4 sono stati i sanzionati. In particolare, a Cattolica, i carabinieri hanno sorpreso i tre giovani di Gabicce, al di fuori del proprio comune di residenza senza un giustificato motivo, ma per il solo piacere di trascorrere un pomeriggio insieme nonostante i divieti imposti dal perdurare della zona arancione in Emilia Romagna. Nel weekend di controlli, inoltre, i carabinieri della Stazione di Montescudo Monte - Colombo hanno sorpreso H. E., classe ’95, pregiudicato, ristretto agli arresti domiciliari nella comunità Casa Madre del Perdono di Montescudo, al di fuori della struttura da dove si era arbitrariamente allontanato per evadere dal rigore delle regole comunitarie. I carabinieri, dopo averlo arrestato lo hanno ricondotto in comunità in attesa della convalida del provvedimento. Gli stessi carabinieri hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione (ai domiciliari) nei confronti di C.M., pregiudicato classe ’91, ospite della comunità “Centofiori”, reo di non aver reiteratamente rispettato il regolamento interno. I militari di Saludecio, infine, hanno prelevato dalla Comunità “Papa Giovanni XXIII”, un 28enne finito ai domiciliari per violenza sessuale, e lo hanno accompagnato in carcere per scontare 1 anno e 5 mesi di reclusione.

Con l’operazione “Sweet puppies” dei carabinieri Forestali e della polizia di Frontiera di Rimini stroncato un commercio clandestino di cuccioli di cane.

Arrestato un 36enne già finito nei guai per reati analoghi nell’ambito dell’operazione “Luxury dog” del 2019. L’inchiesta era partita da Morciano: l’indagato, nonostante un provvedimento che lo obbligava a non detenere animali da affezione, è stato trovato in possesso di diversi cani non adeguatamente custoditi e causa di disturbo ai vicini. Da lì si è scoperto che il commercio, via Internet, non si era mai stoppata con guadagni variabili da 1.000 a 2.000 euro a cucciolo.

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