Città devastata dai baby vandali. Proposta dell'assessore: «I cittadini vigili di quartiere»

Uno dei pannelli distrutti
Uno dei pannelli distrutti
di Massimo Foghetti
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Giovedì 9 Settembre 2021, 05:15

FANO Il vandalismo in città sta diventando una piaga, suscitando la riprovazione di molti cittadini. Il problema è che non si deturpano più muri vecchi e scrostati, ma si prendono di mira i nuovi arredi, ovvero quelle strutture che magari dopo essersi trovate in un grave stato di degrado per molto tempo, erano state appena restaurate. Recentemente ne ha fatto le spese il sottopasso di viale Cairoli, appena risanato e abbellito con i pannelli realizzati dagli studenti del liceo artistico Apolloni, quindi sono state sporcate con il pennarello tutte le nuove panchine installate sul molo dell’Arzilla.

 

Oggi il problema sarà di nuovo preso in esame nel corso della riunione della giunta comunale. L’assessore al Decoro Urbano e all’Ambiente Barbara Brunori proporrà l’adozione di un provvedimento più risolutivo. Dato che non è possibile installare in ogni angolo della città un sistema di video sorveglianza, si sta pensando al ricorso ad una nuova formula di “vigile di quartiere”. «Non si tratta – ha chiarito la Brunori - di un vigile in divisa ma di cittadini residenti nei quartieri che possono assumere un ruolo istituzionale di vigilanza, appunto, su tutto ciò che rappresenta un bene pubblico. Questa è l’unica possibilità di estendere a macchia d’olio un controllo su tutto l’abitato della città». Per far questo si inizia dalla revisione del regolamento, ancora a livello di bozza, che dovrebbe ripristinare in qualche modo il decentramento con la riproposizione dei Consigli di quartiere; impegno che rientra nel programma della giunta Seri. «La situazione si sta esasperando sempre più – ha convenuto l’assessore Brunori – Tutte le mattine continuo ad attraversare i ponti e a trovare una pianta rubata, noto pannelli deturpati o rotti, panchine vandalizzate, recentemente hanno imbrattato anche una parte della passeggiata di Sassonia e si sta assistendo all’aumento dei danneggiamenti dei parchi pubblici. Ci vuole un controllo più esteso e più mirato che solo i cittadini di buona volontà e amanti della propria città possono assicurare». Molto dipende anche dai genitori. La stessa assessore nell’attraversare il parco di via Piemonte ha raccontato di aver notato dei ragazzi che, in più di uno, utilizzavano in modo improprio l’altalena dei disabili. Rimproverati, hanno mandato l’assessore a quel paese, senza che nessuno dei genitori che si trovavano a bordo campo abbia sentito il dovere di intervenire. 

Occorre incentivare il senso civico, partendo dalla responsabilità di ognuno.

Costruire una rete di residenti, fornita di tutti gli strumenti necessari per individuare i responsabili di episodi di vandalismo, rappresenta un passo in più. Fino ad oggi gli unici piccoli vandali che sono stati individuati sono stati i ragazzi che hanno distrutto la casetta dei libri a Sant’Orso. In questo caso le famiglie si sono assunte l’onere di ricostruire quanto era stato demolito. Altre decine di casi sono rimasti impuniti. Intanto i pannelli del sottopasso di viale Cairoli sono stati rimossi per venire rifatti dai liceali dell’Apolloni.

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