FANO - «In quella casa sono positivi o no?». Aggredita una Usca (unità medica che esegue i tamponi a domicilio) a Carrara di Fano. La violenza (verbale e fisica, con cazzotti sferrati alla macchina di servizio) è avvenuta ai danni di una dottoressa e una infermiera. A compierla, fuori dall’abitazione in cui avevano eseguito i tamponi, due sconosciuti che non hanno accettato il no dei sanitari alla richiesta di fornire informazioni. Allertati i carabinieri, l’episodio «gravissimo» è stato confermato dal coordinatore Usca Fabrizio Valeri.
Intanto, nuove classi in quarantena nella Valcesano tra Mondavio e San Lorenzo dove da lunedì è attivo l’ambulatorio medico provvisorio. Un servizio che si è reso necessario per la sospensione, in via precauzionale, dei medici Angelucci e Di Francesco, ancora in attesa del responso del tampone molecolare. Messa in quarantena di ulteriori classi della scuola secondaria di primo grado a San Lorenzo: la terza A sino al 1 gennaio a causa della positività di un docente, residente in altro comune; la seconda A, sino allo stesso giorno, per il combinato disposto fra la positività di un alunno e di un docente, residente in altro comune.
A Mondavio in quarantena due classi della scuola primaria: la prima fino al 6 gennaio; la quarta fino al 1. A Pergola sono 18 le persone positive. «Colgo l’occasione per comunicare che non corrisponde al vero che la giunta dovrebbe stare in quarantena. La realtà è che, data la positività riscontrata in una persona che frequenta gli uffici comunali per lavoro, in via esclusivamente precauzionale, i dipendenti, io e alcuni assessori ci siamo sottoposti al tampone rapido qualche giorno fa, per maggiore sicurezza. L’esito è stato negativo».
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