FANO - Era stato previsto l’arrivo di una ottantina di persone, ma alla fine ne sono arrivate il doppio: 160 profughi, provenienti dall’Ucraina, ospiti nel nostro territorio, da famiglie, istituzioni, parenti, amici, che ieri hanno partecipato al pranzo pasquale organizzato dalla cooperativa Tre Ponti.
E’ stata una giornata di festa, voluta fortemente da Gino Bartolucci, presidente della cooperativa, per far dimenticare almeno per un momento grazie al calore della solidarietà, quelle drammatiche immagini che quotidianamente giungono da quel Paese tormentato, dove ognuno ha lasciato la sua casa, tutto ciò che aveva, oltre agli uomini, mariti, fratelli trattenuti in patria per contrastare il nemico.
Sono donne di tutte le età giunte a Fano e dintorni da Kiev, Odessa, Mariupol, Kharkiv, da alcune località presso Burcha, le città martiri dell’Ucraina, con i loro figli anche di pochi mesi di età. Alcune hanno compiuto in condizioni alquanto precarie un viaggio di 2.000 chilometri; una famiglia di 8 persone, con un piccolino di 7 mesi, ci ha impiegato 5 giorni; ma alla fine ha trovato ospitalità da una famiglia fanese che aveva un appartamento libero. Il poter disporre di nuovo di luce e acqua cada, è stato un gran ristoro per tutti, dopo giorni di paura e privazioni. A tutti a porto il benvenuto, insieme a Gino Bartolucci, il sindaco Massimo Seri, intervenuto alla iniziativa così come gli assessori Etienn Lucarelli e Dimitri Tinti. Ha reso merito alla cooperativa Tre Ponti, definita luogo di accoglienza, di socializzazione e di pace, sempre pronta a mettersi al servizio di chi si trova in stato di necessità. Agli ospiti oltre al pranzo pasquale, è stato offerto il ricavato della tombola, organizzata la sera precedente proprio per raccogliere fondi in favore degli ucraini.
Sono stati distribuiti 7.800 euro.