Fano, esposto politico sul sindaco
Abuso d'ufficio, indagine su Seri

Il sindaco Massimo Seri
Il sindaco Massimo Seri
di Lorenzo Furlani
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Domenica 24 Febbraio 2019, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 10:41
FANO - Il sindaco sfidato in Tribunale sull’aeroporto, indagato a sua insaputa per l’Ambito territoriale sociale, infine sottoposto all’indagine più rapida del Paese, a partire dal giorno in cui ha assunto l’incarico.
Lo scranno più alto del Municipio, a Fano, è una seduta che scotta, come può testimoniare l’ex sindaco Stefano Aguzzi che a suo tempo fu indagato due volte per abuso d’ufficio e concussione (oltre che per diffamazione in relazione a una querela in seguito ritirata), salvo poi vedere riconosciute le sue ragioni con altrettante archiviazioni.

Massimo Seri segna un altro record in una città dove l’alta conflittualità politica sconfina non di rado negli esposti alla magistratura, presentati nominalmente per garantire il principio di legalità.
Dopo le ipotesi di istigazione al falso in bilancio e di falso ideologico, infatti, spunta una terza indagine penale che vede il sindaco sottoposto a un accertamento della procura per il reato di abuso d’ufficio. La notizia rimbalza a margine delle due archiviazioni comunicate pressoché contestualmente: l’indagine scaturita dalla denuncia dell’ex amministratore della società aeroportuale, Gianluca Santorelli, sulle presunte pressioni ricevute all’atto di redigere il bilancio 2015 di Fanum Fortunae, e quella frutto dell’esposto presentato dal M5s sulla delibera per il rinnovo dell’incarico nel 2014 all’ex coordinatrice dell’Ambito territoriale sociale. In entrambi i casi, il pm all’esito delle indagini preliminari ha ritenuto di non esercitare l’azione penale.

Il terzo fascicolo prende le mosse da un esposto politico proveniente da Fano e presentato nel 2017, ma il fatto che qualificherebbe l’ipotizzato abuso d’ufficio sarebbe avvenuto nel giugno 2014 all’insediamento di Massimo Seri, unico indagato, nel ruolo di sindaco. Il contenuto dell’indagine è coperto per ora dal segreto istruttorio. La procura ha affidato a suo tempo un accertamento alla Guardia di finanza, che ha consegnato il suo rapporto. Dopo l’esame di quest’atto, il pubblico ministero valuterà se chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio.
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