Un vigile sempre meno urbano, a Fano in 12 hanno cambiato mansione nel giro di un anno

Un vigile sempre meno urbano, a Fano in 12 hanno cambiato mansione nel giro di un anno
di Andrea Amaduzzi
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Lunedì 31 Gennaio 2022, 08:00

FANO - Vigile urbano magari non si nasce, in qualche caso ci si diventa, di sicuro è sempre più raro che ci si resti. Tra aspirazioni professionali dei dipendenti ed esigenze della macchina amministrativa il ricorso alla mobilità con trasferimento ad altri uffici è infatti sempre più frequente, come testimoniato in consiglio comunale dall’assessora Cucchiarini che detiene congiuntamente le deleghe a Personale e Polizia Locale.

Solo nel 2021, 12 le unità che di fatto sono state sottratte al corpo, anche se poi in quattro casi «si è proceduto con l’assegnazione a compiti amministrativi sempre all’interno del comando» ha precisato l’assessora.

Tutto è nato da una ricognizione molto accurata condotta su stimolo del gruppo consiliare dei Cinque Stelle, che aveva sollevato distinguo su travasi di personale che minaccerebbero «funzionalità e qualità dei servizi», privando troppo spesso del prezioso contributo assicurato «da personale con esperienza» anche sul terreno «della formazione dei neo-assunti». Continuando a tenere la barra dritta sull’obiettivo fissato dalla legge regionale «di dotarsi di un agente ogni 1.000 abitanti» e quindi raggiungere le 60 unità già nel corso dei prossimi mesi «con un comandante, 10 ufficiali e 49 agenti», la Cucchiarini ha però rivendicato non solo la bontà della riorganizzazione del corpo attuata in questi mesi, ma anche come grazie al flusso di assunzioni alimentato dal recente concorso («nell’anno sono state complessivamente 23») si sia già potuto ricavare «un saldo positivo di 9 unità» a fronte anche di due pensionamenti. Degli 8 agenti che hanno traslocato in altri settori due sono stati destinati ai Lavori Pubblici e uno ciascuno ad Urbanistica, Anagrafe, Ambiente, Servizi cimiteriali, Urp e PariCentro. 

Tutti gli spostamenti «vengono concertati da dirigenti di settore e capo di gabinetto che ha competenza sul personale» e soltanto in due casi non hanno incontrato il consenso dei dipendenti. «Quello dell’agente di polizia locale è un ruolo che richiede forti motivazioni» e quando quelle nel tempo vengono meno meglio dirottare gli interessati verso altre mansioni piuttosto che pregiudicare «la capacità operativa». Per i Cinque Stelle, che restano convinti «della mancanza di una programmazione puntuale della mobilità interna», così che si generano nuove carenze di organico quando invece si dovrebbe attenuarne gli effetti, bisognerebbe anche ingrossare le fila dei Servizi sociali. 

Qui la logica praticata ormai dall’anno 2020 è quella d’Ambito e se per numero di assistenti sociali, grazie a 5 assunzioni (contro una dimissione), l’Ats 6 è all’avanguardia nella regione Marche («Soddisfatto il rapporto di una figura ogni 4.500 abitanti.

E questo ci garantisce un fondo da 200.000 euro» ha rimarcato in consiglio comunale l’assessore al Welfare, Dimitri Tinti), il contingente degli amministrativi registra comunque «una carenza comune anche ad altri settori». Inevitabile, visto che anche qui negli ultimi due anni 3 dipendenti sono stati convogliati verso altri settori, 2 si sono accasati presso altri enti e sono stati contati 2 pensionamenti. Due figure part-time stanno aiutando a smaltire l’attuale carico di lavoro in questo delicato settore. 

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