Recinzioni divelte al circuito Marconi per allenarsi. Assessore in incognito ferma 5 persone

La Municipale intervenuta al circuito Marconi
La Municipale intervenuta al circuito Marconi
di Massimo Foghetti
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Lunedì 15 Marzo 2021, 05:15

FANO Recinzioni divelte da ignoti al circuito Marconi: l’area ora sarà presidiata dalla Municipale. Per non assecondare gli assembramenti di persone, applicando così una delle direttive dell’ordinanza regionale anti Covid, l’assessore allo Sport Barbara Brunori ha chiuso alla frequenza di chi pratica lo sport amatoriale lo skate park di Sant’Orso e il circuito Marconi nella zona sportiva della Trave, soprattutto l’uso di quest’ultimo impianto, particolarmente frequentato dai camminatori, dai ciclisti e dai pattinatori è stato inibito con la sistemazione di transenne negli accessi.

Fanno eccezione gli atleti che praticano lo sport agonistico e quindi che appartengono all’ Alma Juventus, alla società ciclistica, gli arcieri, gli iscritti alla società d’atletica e coloro che praticano il baseball. 

Tuttavia la voglia di utilizzarlo è stata così grande, anche dagli amatoriali che qualcuno ha pensato bene di rompere la recinzione e penetrarvi all’interno per svolgervi il suo abituale allenamento. Nel corso di un sopralluogo effettuato dai vigili urbani è emerso infatti che diversi tratti della rete che delimita il circuito sono stati divelti sia dall’esterno che dall’interno. «A questo punto – ha dichiarato l’assessore Brunori – ho chiesto alla Municipale di presidiare più volte nell’arco della giornata la zona sportiva della Trave, affinché non vengano effettuato altri danni. Purtroppo ho riscontrato un menefreghismo assoluto nel rispetto della chiusura dell’impianto da persone che per aver cura del proprio fisico, non sanno a quali rischi vanno incontro».

«Stiamo attraversando un periodo faticoso per il quale sono stati presi provvedimenti stringenti per la situazione sanitaria che sta degenerando nuovamente e questa volta colpisce anche molti giovani. Non capisco perché alcuni debbono trasgredire le regole che ci servono per proteggere noi e gli altri. Bene, a queste persone dico che la sanzione prevista è di 400 euro, ridotti a 280 se il verbale si paga nei primi 5 giorni della contestazione o notifica». Dopo aver usato il metodo della prevenzione, dunque appare necessario passare a quello della repressione. Per almeno i prossimi 15 giorni, i due impianti fanesi, quello della Trave e quello di Sant’Orso rimarranno chiusi al pubblico; ciò comunque non vieta a coloro che vogliono fare la corsetta di farla nel proprio quartiere, nei pressi della propria abitazione. «Io stessa – ha aggiunto l’assessore Brunori, ieri mattina, recandomi in incognito nei pressi del circuito Marconi ho fermato 5 persone che stavano per valicare la rete, nei punti in cui questa era stata divelta. Questo non significa che chi vuol fare del moto, non debba più farlo; anzi, è opportuno che non abbandoni questa abitudine salutare, ma lo deve fare in luoghi che non sono affollati e, se cammina, indossando la mascherina».

Sport o non sport, l’obbligo di indossare la mascherina, comunque continua ad essere quello più disatteso, non solo dai giovani, che la diffusione del virus anche in età giovanile inizia a mettere in allarme, ma anche dagli adulti e dagli anziani, uomini e donne che si aggirano per strada col naso scoperto o addirittura con la mascherina completamente abbassata.

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