FANO - Gruppuscoli di giovani che si impossessano di fette della città senza colpo ferire e spesso in barba anche al coprifuoco. E’ la situazione denunciata dalla Lega che bypassando l’escalation di Halloween con i fatti di S. Orso, ma semplicemente muovendo dalla quotidianità vissuta nei giardini antistanti la Rocca Malatestiana, è tornata ad invocare in consiglio comunale iniziative mirate per contrastare un fenomeno che sta creando un crescente disagio ai residenti, sfociando anche in episodi di vandalismo e azioni di disturbo della quiete pubblica.
«In quella zona la vita delle persone è condizionata» ha lamentato il consigliere Luigi Scopelliti, che ha rilanciato tutte quelle misure ritenute irrinunciabili per porre un argine: «Servono un controllo più capillare da parte delle Forze dell’Ordine, che peraltro continuano a distinguersi per importanti operazioni sul fronte anti-droga, ma anche una maggiore illuminazione e un intervento di potatura su piante e cespugli».
Sulla scorta anche dell’esperienza proficua del Pincio, uomini in divisa ed eliminazione di coni d’ombra rappresenterebbero dunque un efficace deterrente non solo in quell’area ma anche in altre che devono sopportare lo stesso problema. Scoppelliti ha portato ad esempio quanto avviene nel parcheggio al servizio della stazione ferroviaria sul lato mare, quello che fa in qualche modo da corona al complesso dello Sport Park. «Anche lì si radunano giovani che creano malessere negli abitanti» ha riferito il leghista, che si è agganciato poi ai raid ladreschi compiuti di recente in centro e allo stato d’animo di esercenti «infuriati ma anche disarmati» di fronte ad episodi che non possono certo essere ricondotti a professionisti («sono spariti alcolici e panettoni»). Stavolta il grido d’allarme dell’opposizione, che con Scopelliti ha anche richiamato l’incidenza di azioni di recupero sociale, non ha trovato insensibile l’amministrazione comunale, che con l’assessore alla Polizia locale Sara Cucchiarini ha riconosciuto la ragionevolezza della denuncia ma anche voluto ricordare che sul piano del controllo del territorio «quanto di competenza istituzionale, con l’estensione del pattugliamento da parte della Polizia locale fino a mezzanotte, è stato fatto». Non si starà comunque con le mani in mano e la leva da manovrare non sarà solo quella della illuminazione ma anche quella della videosorveglianza.
L’implementazione in zona della fibra e anche un più idoneo collegamento alla rete elettrica «permetteranno di rendere funzionante una telecamera già presente e di attivarne una seconda.