Joseph Gambini, dal Congo a Cattolica passando per Gabicce e Fano: «Calcio è gioia». In Italia grazie a mamma Rita e papà Gabriele

Joseph Gambini, 15 anni, talento del Bologna Calcio
Joseph Gambini, 15 anni, talento del Bologna Calcio
di Daniele Bartolucci
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Mercoledì 16 Marzo 2022, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 21:36

CATTOLICA - Il Congo è la sua terra natia, ma Joseph Gambini parla romagnolo e il suo talento sul campo di calcio sta facendo sognare Bologna, che si gode il nuovo gioiellino dell’Under 15. Ma l’approdo sotto le due Torri in una società di serie A non è avvenuto per caso, bensì grazie all’intuito e all’esperienza di Lazzaro Gaudenzi, talent scout del Gabicce Gradara, che l’ha scoperto mentre giocava nel Montelabbate di Osteria Nuova, dove stava muovendo i primi passi.

Una passione sportiva che accompagna Joseph fin da piccolo e che l’ha aiutato a superare molte difficoltà enormi. Prima del calcio, infatti, a dare una nuova possibilità – a lui e alla sua sorellina Irene- è stato infatti l’amore dei suoi genitori adottivi, Gabriele Gambini e Rita Cecchini (impiegata del Comune di Gabicce, purtroppo scomparsa a maggio 2021, a soli 52 anni, fa per un malore improvviso), a quali i due fratelli sono profondamente legati.

Classe 2007, alto 1,80, Gambini è uno dei giovani cresciuti nel Gabicce Gradara che più si sta mettendo in luce negli ultimi anni, tanto che oggi milita con profitto nella Under 15 del Bologna che è al terzo posto in classifica. «Mi colpirono le sue grandi doti fisiche ed atletiche, la sua esplosività, la sua forza» racconta Gaudenzi, che in passato ha lavorato anche al Rimini, di cui era responsabile del settore giovanile e ispirò l’avvento di Arrigo Sacchi ad inizio anni Ottanta: «Joseph era imprendibile tanto che pur essendo un 2007 giocava con i ragazzi del 2006. Deve migliorare e sicuramente in una società come il Bologna riuscirà a farlo».
«Noi tutti abbiamo messo Joseph nelle condizioni migliori di restare sereno, lo abbiamo accolto come un figlio, per certi versi siamo stati una seconda famiglia e lui ha trovato compagni ideali e l’ambiente giusto per esprimersi al meglio e iniziare la sua carriera», ricorda il presidente del Gabicce Gradara, Gianluca Marsili. «Seguiamo con affetto il percorso di Joseph al quale auguriamo di cuore le migliori fortune non solo come calciatore. Se le merita».

Dopo una stagione negli Esordienti con lo stesso Gaudenzi, una tra i Giovanissimi con mister Campanelli, Joseph è passato prima al Fano (nell’Under 14, dove ha segnato parecchi gol) e da questa stagione al Bologna dove frequenta anche il primo anno delle Superiori, Servizi Commerciali: al mattino a lezione, al pomeriggio a Casteldebole ad allenarsi.

Ma il suo futuro è sul campo: «Voglio sfondare, fare il calciatore professionista», racconta. «So che devo migliorare e sto lavorando duramente per questo. A Lino Gaudenzi devo tutto, è stato un vero maestro e i suoi insegnamenti mi sono stati di grande aiuto. Il calcio? Per me è gioia. Quando gioco non penso ai miei problemi». Conoscendo la sua storia, è facile capirne la portata. Ma anche in questo la famiglia è fondamentale. «Joseph è un ragazzo molto determinato, più maturo dell’età che ha» dice papà Gabriele, molto conosciuto in città essendo il titolare delle gelaterie Il Gelso e Il Mandorlo. «Ha accettato di cambiare vita inseguendo un sogno e settimanalmente assieme ad Irene vado a fargli visita a Bologna. Lo vediamo molto contento e questo è per me la cosa più importante».

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