FRONTONE - Niente neve, ne è rimasta solamente qualche chiazza. Pochissimi centimetri, dal monte Catria al Nerone, passando per Carpegna, sulle cime della provincia pesarese lo scenario non cambia: qualche sfumatura di bianco e nulla più. Per i tanti che speravano, gestori degli impianti in primis e gli appassionati della montagna e degli sport invernali, di trascorrere le festività natalizie in mezzo alla neve, tutto rinviato. Il nuovo anno infatti, secondo gli esperti, dovrebbe portare nuove precipitazioni.
Si vedrà, intanto si guarda al presente, agli ultimissimi giorni di un 2021 difficile, tra neve assente e pandemia. La pioggia degli ultimi giorni e le temperature “alte” per la stagione, nel comprensorio montano del Catria hanno sciolto la coltre bianca che a metà dicembre in alcuni punti aveva raggiunto anche i 30 centimetri. In tanti sono saliti fino ai 1400 metri il week-end prima di Natale, quindi pochissime aperture per le condizioni meteo avverse. «Purtroppo – spiega Mirco Ravaioli, uno dei gestori degli impianti – la neve è solamente un ricordo. Qualche chiazza qua e la. Queste feste natalizie hanno portato una ventata di caldo con pioggia. Rimarremo aperti con il rifugio e la cabinovia fino all’Epifania, sempre meteo permettendo».
Intanto sono in arrivo dalla Regione quasi 4,5 milioni di euro di ristori destinati alle imprese turistiche che hanno subito nel 2020 una riduzione del volume di affari del 30% rispetto alla media dei tre anni pre Covid, operanti nei Comuni dei comprensori sciistici. Per il Nerone in fascia A risulta Piobbico, per il Catria Frontone, per il monte Carpegna l’omonimo Comune. Maggiori informazioni nel sito della Regione.
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