Dopo il murale fotografico, a Mondolfo strappano anche i manifesti funebri. Mancini (Pd): «Disagio generazionale»

Dopo il murale fotografico, a Mondolfo strappano anche i manifesti funebri. Mancini (Pd): «Disagio generazionale»
Dopo il murale fotografico, a Mondolfo strappano anche i manifesti funebri. Mancini (Pd): «Disagio generazionale»
di Jacopo Zuccari
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Lunedì 8 Maggio 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 15:19

MONDOLFO - Dopo il murale fotografico distrutto a Mondolfo, strappati anche i manifesti con i necrologi. Ieri mattina sono stati rinvenuti a terra sul marciapiede di via Romont i segni di un nuovo raid compiuto da ignoti che senza alcun motivo razionalmente spiegabile se la sono presa con i manifesti dei defunti.

Ancora teppismo

Un ulteriore episodio di teppismo, che fa seguito ad altri fatti recentemente accaduti come ad esempio l’aggressione e la lite scoppiata in centro storico, all’uscita di un ristorante, quando un turista milanese era stato colpito con un pugno al naso da un minorenne del posto apparso piuttosto agitato.

Solidarietà a Sorcinelli

Il consigliere comunale Pd Samuele Mancini esprime solidarietà a Filippo Sorcinelli per i danni riportati al murale di Kalesnikov (targa imbrattata e foto strappate) vicino alla torre dell’acquedotto, inserita all’interno del progetto culturale “Galleria senza soffitto”.

«Tutto ciò mi preoccupa molto – ha dichiarato Mancini –. Ringrazio gli artisti e l’associazione Pro Arte Mondolfo per tutto quanto fatto e spero che questi episodi non scoraggino la loro attività futura». E’ proprio di questi giorni l’iniziativa intrapresa dall’amministrazione comunale che per prevenire e arginare il fenomeno del disagio psicologico ha istituito uno sportello d’ascolto a Villa Valentina. Mancini ritiene che «ci sia un disagio sociale e generazionale non ascoltato. Chi ci amministra ha il compito di capire il perché di tali gesti»

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